FIAT chiude : dopo Termini Imerese, Irisbus di Valle UFITA (AV)
Sono tuttora in CIG i 1200 lavoratori di Termini “ in attesa di nuovo imprenditore”, ora se ne aggiungono altri 800 di Irisbus, oltre alla ben più grave sofferenza di migliaia dell’indotto.
Eppure Fiat Industrial – di cui fanno parte Irisbus, Iveco, Cnh – sorta come separazione da Fiat Auto nel 2011 chiude in attivo, con un utile di gestione di 1,6mld e utile netto di 0,7mld.
Eppure i bus insieme ai furgoni, sono gli unici mezzi che tirano; di cui c’è domanda ed espansione, proprio per le caratteristiche del Paese, la cui vocazione storica – tra turismo e ambulanti – è l’arte di arrangiarsi !
Ma allora, perché Fiat continua a liquidare stabilimenti ?
A condannare i lavoratori e le loro famiglie ? A disastrare l’Italia ?
Intanto si avverte che la prossima candidata alla chiusura è la Cnh ( macchine agricole-movimento terra) e dunque della appena nata Fiat Industrial rimarrebbe la sola Iveco , che non se la passa proprio bene e che da tempo è nel mirino del gigante Mercedes.
Ai margini dell’Assemblea degli Azionisti Fiat ( bilancio consuntivo 2011: ricavi per 77mld ; utile netto 1,4mld ; indebitamento 5,5mld ; appannaggi per milioni di euro ai manager) ieri il cinico e baro Marchionne chiariva : “la Fiat è libera di investire dove vuole”.
Come a dire”faccio come mi pare, se devo chiudere lo faccio come e quando voglio, non devo rendere conto ad alcuno! Me ne frego della compatibilità italiana, ho rotto con Confindustria”
Del resto, tutta la politica industriale della Fiat è vocata alla chiusura. Le vendite in Italia e UE sono un disastro, non vengono prodotti nuovi modelli, non si può reggere la concorrenza in anni di crisi prolungata con Panda, Punto e ‘500 !
E’ evidente la volontà del gruppo Fiat di puntare alla chiusura di almeno 2 dei 5 stabilimenti”auto”: Mirafiori è del tutto improduttivo con Cig fino al 2013 e Cassino funziona con Cig intermittente.Prendere atto di questa cruda realtà, significa per i lavoratori non piangersi addosso e di puntare sin da ora – creando comunicazione, alleanze e partecipazione diffuse – a raggiungere lo scopo occupazionale, con il passaggio da lavoro a lavoro e nella garanzia del reddito.
Perché al gruppo Fiat, di che fine fanno i lavoratori non gliene frega proprio niente; lo si vede con Termini e Irisbus : se i lavoratori non ci pensano da soli e per tempo, poi sono cavoli amari ! In tempi di fabbica-caserma, di licenziamenti senza la giusta causa dell’art.18.
Ultima presa per i fondelli di Marchionne, quella del marchio “ Jeep” sulle maglie della Juventus : “abbiamo scelto Jeep per la lettera iniziale in comune con la Juventus, perché entrambe hanno avuto momenti difficili e si sono risollevare”, una pubblicità ingannevole che andrebbe sanzionata oltre che dai lavoratori, anche dai tifosi .
Roma, 6 Aprile 2012 COBAS LAVORO PRIVATO