Grave incidente a Cisternino, morto il macchinista. Ancora incidenti sui Passaggi a Livello: con gli investimenti nel cemento dell’AV si sarebbero potuti eliminare in tutta Italia.
Scontro mortale per il macchinista del treno freccia argento 9351, Roma-Lecce all'altezza della località di Cisternino, in provincia di Brindisi.
Gravissimo incidente ad un passaggio a livello tra Pozzo Faceto e Torre Canne, alla periferia di Cisternino, dove un camion ha indebitamente attraversato il passaggio a livello sulla Strada Provinciale 7, mentre le sbarre erano in chiusura. La vittima è il nostro compagno di lavoro Giuseppe Campanella, 51 anni, che era alla condotta dell'ETR485. Il treno, partito da Roma Termini alle 8,45 e atteso a Lecce alle 14,15, a seguito dell'urto è deragliato proseguendo la marcia per alcune centinaia di metri fuori dai binari. Giuseppe, rimasto intrappolato e schiacciato nella fragile cabina di guida dell'ETR 485, priva di qualsiasi protezione dagli urti, come tutti gli altri mezzi di trazione, non ha avuto scampo. Si sono registrati anche numerosi feriti e contusi tra i viaggiatori, alcuni dei quali sono stati ricoverati negli ospedali della zona, nessuno però in condizioni gravi. L'autista del Tir, Ionut Cocioba, ha prima tentato di attraversare i binari e poi si è inspiegabilmente fermato al centro del passaggio a livello abbandonando il camion proprio mentre sopraggiungeva il treno. L'uomo, illeso, a cui è stato effettuato anche l'alcol test dalla polizia stradale (con risultati negativi), è stato arrestato con l'accusa di disastro ferroviario e omicidio colposo. Le indagini sono curate dal pm di Brindisi, Pierpalo Montinaro. Ionut Cocioba ha lamentato l'assenza di luci di segnalazione.
Solo pochi giorni fà si era registrato un incidente simile sulla Bari – Foggia, dove un autobus di linea aveva attraversato un passaggio a livello cittadino mentre le sbarre erano in fase di chiusura, rimanendo bloccato sulla sede ferroviaria. Il mezzo era stato abbandonato sui binari all’interno del passaggio a livello causando il ferimento dei due macchinisti.
24 settembre 2012
Tanti i messaggi carichi di tristezza dei compagni di lavoro di Giuseppe; ve ne proponiamo uno arrivatoci da una collega di Genova.
Ciao Collega, chissà quante volte ci saremo salutati a Roma, perché la nostra divisa, nonostante tutto, ci porta sempre a sorriderci ed a dirci “-Ciao…”, anche se non ci siamo mai incontrati prima…
Forse, qualche volta, avremo fatto la coda insieme, al dormitorio, per avere la chiave della stanza, per andare a riposare…
Parlano sempre male di NOI FERROVIERI e mai, MAI, una sola volta, a QUALCUNO viene da pensare che noi non conosciamo Natale, Capodanno, Sabato, Domenica, Ferragosto…Che le nostre famiglie fanno i turni, come noi…Che per far viaggiare i Treni di Notte, ci troviamo a dormire su i tavolacci, nelle stazioni o su poltrone di merda… Che per far arrivare a casa la Gentile Clientela, molto spesso, lavoriamo oltre l'orario consentito… Che PER NOI, la SICUREZZA dei VIAGGIATORI e dei COLLEGHI che viaggiano con noi, E' SOPRA OGNI COSA… E TU lo hai dimostrato…
Ciao COLLEGA…Un abbraccio alla tua famiglia ed a tutti i MIEI AMICI FERROVIERI che so che stanno male come me…
(M.Grazia-Ge P.P.)
I Cobas di Lecce si associano al dolore dei parenti di Giuseppe Campanella.