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De Gregorio: “Non sarò reticente con i magistrati”. E ancora: “Il sacrificio di Lavitola è inutile”

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Non sono l’omino della Michelin, come racconta per ridere il senatore Pasquale Giuliano”, dice Sergio De Gregorio, il senatore che ha ammesso di essersi fatto comprare da Berlusconi per 3 milioni. De Gregorio afferma: “Non sono stato reticente con i magistrati. E non lo sarò in futuro.Se uno fa una scelta, va fino in fondo. Mi sottovalutavano in tanti. Errore”, dice.

“Parlate”– E poi insiste precisando che l’ex premier lo ha “deluso, amareggiato, ma non ho rancore”. Solo una nuova consapevolezza. Tanto da lanciare un invito agli “altri”: parlate anche voi, urla. “Il mondo è cambiato, la valanga è solo agli inizi. Mi auguro che altri facciano la loro operazione di verità”. Chi? “Lavitola. Il suo sacrificio, il suo silenzio sono inutili

De Gregorio, “Ora parli Lavitola, la valanga è solo all' inizio”

“Il mondo è cambiato, la valanga è solo all'inizio, mi auguro che altri facciano la loro operazione verità”. Lo ha detto, in un'intervista a la Repubblica, l'ex senatore dell'Idv Sergio De Gregorio, il quale punta il dito soprattutto su Valter Lavitola: “E' in carcere da quasi un anno, il suo silenzio è inutile e inopportuno. Il sacrificio di sapere che la tua famiglia soffre e tuo figlio cresce senza di te, non ha prezzo. Non c'è denaro che tenga”.

De Gregorio ammette di essersi fatto comprare da Silvio Berlusconi per tre milioni di euro per far cadere il governo Prodi.Non fa altri nomi, ma invita gli altri che si sono fatti comprare a parlare. “Certo – racconta – vedevo un attivismo enorme. Berlusconi in quel periodo si occupava solo di quello.

L'Operazione Libertà. Tutte le riunioni a Palazzo Grazioli erano finalizzate all'obiettivo. Se ne occupavano in tanti. E Lavitola ha guadagnato le sue buone referenze nell'operazione.

Devo anche dure che l'unico a crederci era Berlusconi. Mi colpì Fini rassegnato: 'Ma facciamoci questi anni di opposizione. Io e Pier Ferdi 5 anni, anagraficamente, li possiamo reggere'”.