Sit-in di protesta Cobas nei pressi della Prefettura di Lecce per il 22 Ottobre 2019.
La scrivente Organizzazione Sindacale Cobas Puglia ha comunicato alla Questura di Lecce che il giorno 22 Ottobre si terrà un sit-in di protesta in Via Umberto I, n.13 vicino alla Prefettura di Lecce dalle ore 9,00 alle ore 14 per avere risposte certe per la sorte di circa 30 lavoratori e rispettive famiglie pugliesi licenziati da Gial Plast.
Nella Repubblica Italiana tutti i cittadini italiani hanno diritto a lavorare per il sostentamento proprio e della propria famiglia, infatti la Costituzione prevede all’art.1 che l’Italia è fondata sul lavoro che rappresenta il principio cardine su cui si è costituito l’ordine democratico e che subordina l’attività lavorativa al rispetto delle leggi della civile convivenza, del codice civile e dei contratti collettivi nazionali.
Dal combinato disposto tra l’art.1, art.3 e art. 27 comma 3 della Costituzione e altre disposizioni di legge si evince che la Repubblica italiana deve garantire il lavoro a tutti i cittadini anche a quelli che si sono macchiati in passato di reati senza distinzioni per avere il reintegro sociale.
Spesso ove possibile l’ordimento giuridico prevede che il recupero sociale di quei cittadini che si sono macchiati di reati avvenga proprio tramite il lavoro, addirittura in alcuni casi a chi è detenuto viene concessa la possibilità di uscire dal carcere per andare a lavorare.
A conferma di quanto sopra ci sono in vigore diverse disposizioni di legge che prevedono incentivi per i datori di lavoro che assumono questi cittadini che abbiamo commesso reati.
Per questi motivi riteniamo illegittimi i licenziamenti effettuati da Gial Plast nelle Provincie di Lecce, Brindisi e Foggia e ne chiediamo l’immediato reintegro lavorativo.
Anche la Magistratura del Lavoro del Tribunale di Lecce ha già dato ragione a due lavoratori licenziati da Gial Plast disponendo il reintegro immediato sul posto di lavoro.
Lecce, 16 Ottobre 2019
Confederazione Cobas Puglia
Cobas Lavoro Privato
Aprile Roberto