Sit-in in via Pavia snc nei pressi del Comune di Gallipoli per il giorno 5 Marzo 2020.
La scrivente Organizzazione Sindacale Cobas ha comunicato alla Questura di Lecce che il giorno giovedì 5 marzo si terrà un sit-in di protesta a Gallipoli in via Pavia snc dalle ore 9,30 alle ore 14 per avere risposte certe per la sorte di circa 30 lavoratori e rispettive famiglie pugliesi licenziati da Gial Plast e per gli ulteriori 5 lavoratori licenziati dalla Colombo.
Il Sindacato Cobas ha già effettuato il 14 febbraio un sit-in sotto il Comune di Gallipoli a fianco dei lavoratori licenziati illegittimamente dalle società Gial Plast e Colombo per chiedere un consiglio comunale monotematico sull’argomento.
Il Cobas chiede lo svolgimento di un consiglio comunale monotematico per raccogliere la volontà dell’intera collettività di Gallipoli che chiede a gran voce di censurare il drammatico comportamento di queste aziende.
Durante il sit-in la scrivente insieme ad un gruppo di lavoratori è stata ricevuta dal Presidente della Commissione ambiente Nazzaro Cosimo che ha convocato per il 24 febbraio alle ore 10,30 la commissione alla presenza di Gial Plast e Colombo ma anche del Commissario Bellantona.
Questa Commissione è stata cancellata a causa della crisi sanitaria che sta colpendo tutta Italia a causa del coronavirus che ha impedito alla Colombo di essere presente personalmente a Gallipoli.
Per ovviare proponiamo alla Colombo di delegare la rappresentanza ad altra persona oppure di prendere parte tramite video conferenza.
In questi difficili mesi i licenziati hanno affrontato tante difficoltà ma alla fine hanno dimostrato all’opinione pubblica quanto sbagliati fossero i licenziamenti effettuati prima da Gial Plast ed oggi da Colombo.
La Prefettura di Lecce ha dichiarato in un verbale congiunto con il Cobas che i licenziamenti sono stati realizzati in piena autonomia da Gial Plast.
Tutte le sentenze in Tribunale sono risultate vittoriose per i lavoratori dove si afferma, da parte dei giudici, che non sono stati messi in atto odierni comportamenti mafiosi e che nulla contano i precedenti penali di 20-30 anni espiati completamente.
Per questi motivi riteniamo illegittimi i licenziamenti effettuati da Gial Plast nelle Provincie di Lecce, Brindisi e Foggia e dalla Colombo nel Comune di Gallipoli e per questi motivi chiediamo l’immediato reintegro lavorativo anche alla luce delle sentenze di primo e secondo grado vinte dai lavoratori.
Il Cobas continuerà la lotta contro queste ingiustizie fino a che l’ultimo lavoratore rientrerà a lavoro.
Lecce, 05 Marzo 2020
Per il Cobas
Roberto Aprile e Giuseppe Mancarella