emergenza covid-19 nel P.O. Sacro Cuore Gallipoli azioni urgenti e preventive
Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Michele Emiliano
Spett.le
Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) Lecce
c.a. Direttore Generale Dott. Rollo
c.a. Direttore Sanitario Dott.Carlà
Spett.le
Presidio Ospedaliero Sacro Cuore
c.a. Direttore Sanitario Dott.Egidio Dell’Angelo Custode
Spett.le
Comune Gallipoli
c.a. Sindaco Dott. Stefano Minerva
Prot.n.091/2020-C.P.I.
Oggetto: emergenza covid-19 nel P.O. Sacro Cuore Gallipoli azioni urgenti e preventive.
La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce, essendo venuta a conoscenza, a mezzo di comunicazioni, della positività al Covid-19 di alcuni operatori dipendenti del Presidio Ospedaliero di Gallipoli, chiede alla Direzione Sanitaria, nella figura del Direttore Dott. E. Dell’Angelo Custode, che siano messe in atto le misure di prevenzione e di protezione contenute nei decreti e nelle direttive regionali in materia.
Per tale motivo questa O.S. ritiene necessario ed URGENTE un intervento immediato per arginare il relativo contagio con:
estensione dei tamponi a tutto il personale di comparto compresi addetti alla pulizia, elettricisti, idraulici, ecc. che circolando nell’ambito di tutta la struttura ospedaliera potrebbero veicolare il virus, con ripetizione dell’esame anche in tempi successivi.
estensione dei tamponi ai pazienti attualmente ricoverati.
sanificazione di tutta la struttura ospedaliera.
quarantena preventiva di tutti gli operatori potenzialmente venuti a contatto con il Covid-19.
la messa in sicurezza di tutti gli operatori sanitari e non, risultati negativi ed operativi (principalmente coloro che sono impegnati nelle corsie delle varie U.O. e nel 118), con la corretta fornitura dei DPI; è accertato come tali dispositivi siano insufficienti, spesso non idonei, riciclati e riutilizzati per più utenti e per diversi giorni.
che si eviti l’ormai radicata figura dell’extralocazione che può essere considerata quale fattore di rischio contaminante specie per i pazienti di medicina e pneumologia spesso ricoverati in altre U.O.,
che al fine di raggiungere l’obiettivo di struttura ospedaliera no-covid tutti i pazienti urgenti in entrata siano accettati e trattati come possibili fonti di infezione, con conseguente isolamento in zone filtro da individuare, separati tra di loro fino a valutazione diagnostica della loro negatività tramite tampone. Successivamente potranno essere indirizzati nelle U.U.O.O. di competenza. Con tale iniziativa si garantirebbe un’ulteriore protezione dell’intera area ospedaliera individuata no-Covid e conseguente maggiore sicurezza sul lavoro dei vari operatori.
Si rammenta che a tal proposito ulteriore perdita di tempo comporterebbe la compromissione dell’intero P.O. con rischio di chiusura dell’intera struttura come già avvenuto per il P.O. di Copertino.
Tenendo presente che tale presidio è stato individuato come no-covid e quindi destinato al trattamento di casi in regime di emergenza si chiede di individuare i fattori che hanno contribuito ad alzare il rischio del contagio tra il personale sanitario, probabilmente perché nell’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli qualcosa forse non ha funzionato.
Per tali motivi è di fondamentale importanza che il Governatore Emiliano, il Sindaco di Gallipoli, la Direzione Generale dell’Asl di Lecce e non ultimo il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero si attivino con azioni urgenti e concrete in considerazione che il nostro appello è volto al raggiungimento di ulteriore sicurezza per gli operatori e per gli utenti sanitari di Gallipoli.
Si ricorda che questa è una lotta comune che non può essere combattuta stando seduti al telefono e dando disposizioni seduti in poltrona; noi chiediamo la collaborazione di tutti e la presenza reale ed il sostegno di chi ci dirige.
Lecce, 23 Marzo 2020
Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella