Vaccini, in Salento monta l’ira delle persone fragili. Denunce ai Nas e sfoghi social: “Avete vaccinato chiunque, noi rischiamo la vita”
Vaccini, in Salento monta l’ira delle persone fragili. Denunce ai Nas e sfoghi social: “Avete vaccinato chiunque, noi rischiamo la vita”
di Biagio Valerio
A Galatone una donna di 59 soffre di artrite psoriasica e si è rivolta ai carabinieri perché non riesce ad essere vaccinata. Sempre in Salento lo sfogo di una 40enne: “La Regione gioca a dadi con la mia vita”
Non la vaccinano, nonostante sia un soggetto fragile. E scatta la denuncia al Nas dei carabinieri. Il fatto è successo ad una donna di 59 anni di Galatone, nata a Londra ma residente in provincia di Lecce, che soffre di artrite psoriasica. Il 13 aprile scorso il medico che la tiene in cura ha prescritto di praticare la vaccinazione anti-Covid, perché la sua salute venga preservata.
“Da quel giorno – spiega il marito che è anche sindacalista proprio nel settore della sanità pubblica – ci siamo rivolti ai responsabili del distretto socio-sanitario perché venisse accolta la nostra richiesta. Chiediamo che il nome di mia moglie venga inserita negli elenchi Asl come persona fragile ma ad oggi non abbiamo ancora un riscontro di alcun genere. La terapia biologica è stata sospesa da più di un mese con la conseguenza – continua Maurizio Maccagnano – che mia moglie avverte forti dolori ed immani sofferenze”.
Al 26 aprile, 0re 10.30, il sindacalista comunica di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione e ammonisce: “se mia moglie dovesse ammalarsi saprò a chi attribuire le responsabilità per non aver vaccinato una persona fragile”.
Non la vaccinano, nonostante sia un soggetto fragile. E scatta la denuncia al Nas dei carabinieri. Il fatto è successo ad una donna di 59 anni di Galatone, nata a Londra ma residente in provincia di Lecce, che soffre di artrite psoriasica. Il 13 aprile scorso il medico che la tiene in cura ha prescritto di praticare la vaccinazione anti-Covid, perché la sua salute venga preservata.
“Da quel giorno – spiega il marito che è anche sindacalista proprio nel settore della sanità pubblica – ci siamo rivolti ai responsabili del distretto socio-sanitario perché venisse accolta la nostra richiesta. Chiediamo che il nome di mia moglie venga inserita negli elenchi Asl come persona fragile ma ad oggi non abbiamo ancora un riscontro di alcun genere. La terapia biologica è stata sospesa da più di un mese con la conseguenza – continua Maurizio Maccagnano – che mia moglie avverte forti dolori ed immani sofferenze”.
Al 26 aprile, 0re 10.30, il sindacalista comunica di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione e ammonisce: “se mia moglie dovesse ammalarsi saprò a chi attribuire le responsabilità per non aver vaccinato una persona fragile”.
Sempre dall’area ionica del Leccese una insegnante scrive al presidente Michele Emiliano: “speravo di poter festeggiare la liberazione dalla paura di morire di Covid, lasciando orfani i miei figli ma la sanità pugliese fa finta di non vedere. Sono una donna di 40 anni, docente e madre di due bimbi, fragile, con terapia salvavita che ho sospeso per poter ricevere il vaccino anti Covid. Il mio medico curante non sa più come aiutarmi, perché le dosi per noi non sono mai arrivate. É stato vaccinato chiunque, persone per cui il virus sarebbe solo un semplice raffreddore. La mia vita non vale quanto quella di un soggetto sano? Glielo dice lei ai miei figli e ai miei alunni che la mia regione sta giocando a dadi con la mia vita? Ho solo questi giorni per ricevere la dose, poi sarò costretta ad aspettare un altro mese e chissà se sarò ancora viva! Preghi di non avermi sulla coscienza” conclude la donna”.
Fonte: https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/04/27/news/vaccini_in_salento_monta_l_ira_delle_persone_fragili_denunce_ai_nas_e_sfoghi_social_avete_vaccinato_chiunque_anche_20en-298304451/?fbclid=IwAR2CVOKGRAhUf36vOdyL4cvCftMWXdmGiUKLS9R9_Ub3ob1XNfPUa1sVWks