A C Q U A P R I V A T A & R I G A S S I F I C A T O R I IL CREDO DI CGIL-CISL-UIL NEL SETTORE “ ACQUA – GAS “
In “premessa” alla piattaforma per il rinnovo del contratto , Cgil-Cisl-Uil del settore “ acqua-gas” sostengono una visione liberista e neo-corporativa che cozza strenuamente con quanto vanno richiedendo le popolazioni in termini di sviluppo esocompatibile, di tutela della salute e dell’ambiente, e che ha avuto come tappa fondamentale il vincente referendum del giugno 2011.
PER L’ACQUA , queste OO.SS storcono il muso davanti all’esito referendario, in cui hanno manifestato la loro contrarietà e tuttora vi si oppongono.
Così che non apprezzano la democrazia partecipata e l’indicazione espressa dalla maggioranza del popolo italiano di rifiutare la gestione e l’uso privato dei beni comuni.
Non ne prendono nemmeno atto . Anzi, paventando un “ vuoto normativo” a fronte dell’abrogazione della “ renumerazione del capitale” , invocano l’Autority a fare in fretta per ripristinarla sotto altra dicitura , pena il ricatto delle banche di rifiutare il credito alle aziende.
Quando invece è possibile e necessaria una battaglia per fronteggiare lo sciacallaggio delle Finanziarie e della Cassa Depositi e Prestiti, che speculano chiedendo tassi usurai oltre il 7% , a fronte del costo del denaro ottenuto dalla BCE a meno dell’1%.
Una “premessa” quella delle OO.SS , che pur lamentando l’assoggettamento delle aziende e degli Enti Locali al “ patto di stabilità” , sostiene contro ogni evidenza le gestioni privatistiche delle
“ multiutility quotate in borsa” e delle “ Spa House” , disconoscendo qualsiasi potenzialità si affidamento del servizio idrico alle “ aziende pubbliche speciali”.
PER IL GAS ,queste OO.SS sostengono in linea con il governo la necessità “ di un certo numero di rigassificatori” ,addirittura chiamando il governo a rimuovere gli ostacoli che hanno impedito il
rigassificatore di Brindisi . Ostacoli rappresentati dall’intera popolazione , che al pari di altre opere inutili e dannose( Tav , Ponte, centrali) si oppone allo scempio di territori già martoriati, indicando strade alternative laddove ci fosse bisogno reale di altra energia.
Nonostante queste OO.SS riconoscano che il decreto Letta 164/2000( liberalizzazione mercato gas)
“ non ha prodotto risultati significativi per i consumatori e l’occupazione” , costoro insistono nel sostenere il “ Tutto Gas” in campo energetico, ben sapendo che dal 2008 i consumi si sono ridotti del 10% e i prezzi sono aumentati del 20 %.
Queste OO.SS nella loro logica produttivistica , oltre ai dannosissimi rigassificatori sono favorevoli anche ai depositi sotterrerai di gas ( ben 12 preventivati, dal Veneto alla Puglia), giganteschi bomboloni , vere e proprie bombe termiche come quella destinata a Mirandola , che solo il disastroso terremoto in Emilia ha fatto scoprire insieme alle intenzioni del profitto comunque !
A queste menti bacate non gli passa per la testa che l’utilizzo del gas va limitato e risparmiato(eliminate le altri fonti fossili,carbone e olio combustibile) fino alla definitiva sostituzione con il solare termico per l’acqua calda-riscaldamento e con le energie rinnovabili + efficienza energetica per l’elettricità.
Altro che Italia “Hub del gas per la UE” , piena zeppa di tubi, rigassificatori,depositi e nuove trivellazioni inquinanti e pericolose : una “ devastante modernità” in linea con quella già patita ,fatta di raffinerie ,petrolchimici e cattedrali nel deserto.
Nonostante la crisi imperante e sconvolgente l’esistenza dei lavoratori e dei ceti popolari con milioni di nuovi poveri, , nonostante il governo Monti operi a sostegno delle banche e dei padroni distruggendo pensioni, occupazione,contratti e diritti , ci sono sempre partiti e sindacati disposti alla complicità con il nemico, a danno degli stessi associati e tutelati.
La “ premessa” alla piattaforma Cgil-Cisl-Uil per il rinnovo del contratto “ acqua-gas” si inserisce in quel filone, invece di contribuire al superamento dell’attuale condizione, mettendo in campo politiche,rivendicazioni e vertenze, nel segno dei beni comuni e del benessere sociale.
Roma, 17.7.2011 COBAS LAVORO PRIVATO – CONFEDERAZIONE COBAS