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cassa integrazione in deroga società pubbliche Santa Teresa di Brindisi ed Alba Service di Lecce. Lettera ai Presidenti e Ministri della Repubblica

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Al Signor
Presidente della Repubblica
On. Dott. Sergio Mattarella
Palazzo del Quirinale, Piazza del Quirinale
00187 Roma

Al Signor
Presidente del Consiglio dei Ministri
Dott. Paolo Gentiloni
Piazza Colonna, n.370
00187 Roma

Al Signor
Presidente del Senato della Repubblica
Dott. Pietro Grasso
Piazza Madama
00186 Roma

Al Signor
Presidente della Camera dei Deputati
Dott.ssa Laura Boldrini
Piazza del Parlamento, n.24
00186 Roma

Al Signor
Ministero del Lavoro
Ministro Poletti
Via Veneto n.56
00187 Roma

Al Signor
Ministero Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Ministro Claudio De Vincenti
Via Veneto n.56
00187 Roma

Al Signor
Ministero degli Affari Regionali
Sottosegretario Bressa
Via della Stamperia n.8
00187 Roma

Prot. 26/2018
Oggetto: cassa integrazione in deroga società pubbliche Santa Teresa di Brindisi ed Alba Service di Lecce.

massimo del 50 per cento delle risorse loro assegnate ai sensi dell’articolo 44, comma 6-bis, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, le regioni, a seguito di specifici accordi sottoscritti dalle parti presso le unità di crisi del Ministero dello sviluppo economico o delle stesse regioni, possono autorizzare, per un periodo massimo di dodici mesi, le proroghe in continuità delle prestazioni di cassa integrazione guadagni in deroga concesse entro la data del 31 dicembre 2016 e aventi durata con effetti nell’anno 2017”.
Il Ministero del Lavoro interpreta la concessione come data del decreto e questa interpretazione escluderebbe tutte le Egregi Presidenti e Ministri della Repubblica,
la Confederazione Cobas di Brindisi e di Lecce con la presente desiderano sottoporre alla Vostra attenzione, quali vertici istituzionali della Repubblica italiana, la grave situazione in cui si trovano i dipendenti di Santa Teresa e di Alba Service S.p.A. società partecipate per l’intero capitale sociale rispettivamente dalla Provincia di Brindisi e di Lecce e affidatarie della gestione di servizi pubblici provinciali quali manutenzione scuole, manutenzione strade, servizi di pulizia e uscierato, servizi sociali, ecc. servizi di rilevanza costituzionale.
La crisi delle suddette partecipate pubbliche, che occupano più di 250 dipendenti, è stata una delle conseguenze della legge 56 del 2014 la “cd. Riforma Delrio” dal nome del suo promotore, Graziano Delrio.
La Legge n. 56 del 7 aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, entrata in vigore l’8 aprile 2014, che ha ridisegnato organi e competenze dell’amministrazione locale, ha causato una drastica contrazione nell’erogazione di servizi alle comunità brindisine e leccesi mettendo in difficoltà le società partecipate, in quanto a parità di servizi ha drasticamente tagliato le risorse finanziarie alle Provincie italiane.
Di conseguenza i numerosi lavoratori delle partecipate pubbliche e in particolare quelli della Santa Teresa e di Alba Service hanno subito gli effetti dannosi della suddetta riforma con esiti negativi sull’aspetto occupazionale. Infatti, Alba Service, la partecipata della Provincia di Lecce, è quella maggiormente danneggiata tanto da essere in liquidazione.
Nel dicembre 2016, vista la grave situazione finanziaria delle Provincie di Brindisi e di Lecce, è stata concessa per la prima volta la cassa integrazione in deroga ai dipendenti delle società pubbliche partecipate dagli enti locali pugliesi per tutto il 2017.
Nel corso del 2017 questa Organizzazione sindacale ha messo in atto una serie di attività al fine di ottenere la salvaguardia dei posti di lavoro e la proroga dell’ammortizzatore sociale. Infatti, il 19 Luglio 2017 è stata ricevuta in delegazione a Roma in diverse sedi istituzionali, tra cui anche il Ministero per gli Affari Regionali e Camera dei Deputati, ottenendo in fine la proroga della cassa integrazione in deroga da parte della Regione Puglia per l’anno 2018.
La situazione, però, oggi si è aggravata per il fatto che la concessione da parte della Regione Puglia della Cassa integrazione in deroga per il 2018 è stata bloccata dal Ministero del Lavoro per un’interpretazione del comma 145 della legge di stabilità 2018 che autorizza le Regioni al rinnovo delle CIGD concesse con decreto entro la data del 31 dicembre 2016 ed a valere per l’anno 2017.
Infatti, la Legge 27 dicembre 2017, n. 205 Parte I Sezione I Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici all’art.1 comma 145 prevede che “Al fine del compimento dei piani di nuova industrializzazione, di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali incardinate presso le unità di crisi del Ministero dello sviluppo economico o delle regioni, nel limite partecipate in Puglia, in quanto il decreto della Regione Puglia è datato 2017 con effetti retroattivi dal 29 dicembre 2016. La Regione Puglia invece attuando il disposto della legge di bilancio ha concesso la proroga per il 2018.
Quindi il blocco della cassa integrazione in deroga che riguarda oltre che i dipendenti delle partecipate della Provincia di Brindisi e di Lecce anche centinaia di lavoratori del settore privato che usufruiscono dell’ammortizzatore sociale, non trova nessuna giustificazione, in quanto è stato rispettato tutto l’iter giuridico previsto dalla legislazione nazionale e regionale.
Considerato che questa situazione di stallo burocratico sta creando una grave tensione sociale nelle due Province pugliesi coinvolte, si chiede un Vostro intervento per dirimere questa disputa tra Regione Puglia e Ministero del Lavoro nel rispetto della dignità dei lavoratori messi in ginocchio dalla riforma Delrio e dalla sua attuazione.

Con i sensi della più alta stima, si porgono distinti saluti.

Brindisi e Lecce, 19 Febbraio 2018
Confederazione Cobas Brindisi
Roberto Aprile
Confederazione Cobas Lecce
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella

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