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Crisi OMFESA: solidarietà ai lavoratori in presidio permanente

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La perdurante crisi aziendale dell’Omfesa sta colpendo in modo sempre più drammatico i lavoratori, che sono l’anello più debole della catena produttiva. I dipendenti dello stabilimento di Trepuzzi sono ancora in attesa del saldo degli stipendi arretrati (aprile-luglio), che secondo un accordo siglato in Prefettura dovevano essere già stati versati da tempo. A tali spettanze si deve aggiungere il rimborso IRPEF non versato ad agosto e, per alcuni di essi, una parte della tredicesima. Esasperati da questa difficile situazione, che rende sempre più buio il loro futuro, oggi i lavoratori hanno iniziato un presidio permanente presso il piazzale antistante l’azienda, per far valere i loro diritti. Il paradosso dell’intera vicenda non è dato solo dall’assenza di liquidità aziendale che rende impossibile l’avvio delle lavorazioni già aggiudicate, ma anche dal timore che il protrarsi dell’inattività dello stabilimento faccia decadere tutte quelle certificazioni di qualità ottenute negli anni grazie anche alla professionalità dei dipendenti, facendo perdere uno dei requisiti essenziali per l’aggiudicazione delle commesse e decretando così definitivamente la fuoriuscita dell’Omfesa dal mercato. Non si può non essere sensibili per le difficoltà di questi lavoratori e delle loro famiglie a cui va la più sincera solidarietà personale ma anche, sono convinto, dell’intera comunità trepuzzina.

Lecce, 06/12/2012

                                                                             Il Consigliere

                                                                            Alfonso Rampino