Il Primo Maggio con Salvatore Morelli
Nasceva, il primo maggio 1824, a Carovigno, nel brindisino, Salvatore Morelli, un nobile e coerente patriota pugliese.
Dopo un decennio di carcere perché antiborbonico, da avvocato e consigliere comunale a Napoli prima, da parlamentare dopo dal 1867 al 1880 si adopera a favore del “Risorgimento delle donne”, l'educazione delle nuove generazioni, il voto femminile, il divorzio, la cremazione, la parità dei sessi, dei figli legittimi con i naturali, il bicognome per coniugi e neonati.
Si impegna per riconoscere alle donne la facoltà di testimoniare, l'ammissione al ginnasio delle ragazze, il primo impiego nel campo dei postelegrafonici, denunciando i contratti che ne prevedevano la licenziabilità in caso di gravidanza.
Si batte altresì per l' adozione di adeguate misure pubbliche di bonifica sociale per la sanità ( anche con la istituzione dei sifilicomi e riscatto delle prostitute, nonché per la scuola, servizi che auspicava gratuite, pubbliche e laiche.
Netta la sua opposizione alla Legge sulle Guarentigie che riconobbe al Monarca del Vaticano eccessive prerogative, a causa delle quali – preconizzava – risorgerà l'eliminato potere dei papi.
Contestò fortemente la spoliazione di alcune funzioni portuali da Brindisi a Trieste, proprio – come denunciava – dopo l'apertura del canale di Suez che affida all'Italia ed al meridione un nuovo ruolo preminente nel Mediterraneo.
Morì in estrema povertà a Pozzuoli il 22 ottobre 1880, ma ricco è stato il suo impegno per il riscatto e l'emancipazione di donne, giovani e lavoratori.
Giacomo Grippa