Incidenti sul lavoro: il datore di lavoro deve prevenire le condotte negligenti dei lavoratori
Con sentenza del 28 giugno 2011, n. 748, la sezione penale del Tribunale di Ravenna ha condannato per omicidio colposo i datori di lavoro di un operaio vittima di un folgoramento in quanto sono state violate le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
I giudici hanno ritenuto che gli imputati dovevano adottare le idonee misure di prevenzione (e di rispettare le prescrizioni dettate dal coordinatore in materia di sicurezza), la cui funzione non é “solo quella di evitare condizioni e modalità produttive pericolose per la salute del lavoratore ma anche quella di evitare le conseguenze degli errori commessi dai lavoratori e dovuti alle più svariate ragioni (inesperienza, negligenza, eccessiva sicurezza, disattenzione ecc)”.
Inoltre, per quanto riguarda il risarcimento del danno, non è possibile sostenere il concorso di colpa del lavoratore nel caso in cui egli abbia tenuto, nell’esecuzione dei suoi compiti assegnatigli, una condotta colposa che abbia avuto efficienza causale sull’evento dannoso. Va quindi riconosciuta la liquidazione del danno a favore della moglie della vittima.