lavoratori Alba Service proroga cassa integrazione
Il 28 dicembre è stata prorogata di un anno la cassa integrazione guadagni in deroga a tutti i dipendenti di Alba Service, la società partecipata della Provincia di Lecce.
La cassa integrazione guadagni rappresenta l’elemento di unione tra la salvezza dei posti di lavoro e non far gravare il costo del personale sulle casse di Alba Service. L’ammortizzatore sociale utilizzato è a totale carico della Regione Puglia che per il tramite della Task Force interviene nelle aree di crisi a sostegno delle imprese in difficoltà aiutandole a superare la crisi.
La firma dell’accordo tra le parti sociali, commissario liquidatore di Alba Service e il Presidente della Task Force Leo Caroli aveva come precondizione vincolante l’adozione di un piano industriale triennale che deve prevedere il rilancio della società Alba Service.
La cassa integrazione in deroga servirà a far ripartire la partecipata della Provincia di Lecce che dovrebbe iniziare ad operare nuovamente nel corso 2018.
I lavoratori di Alba Service sono contenti per l’estensione dell’ammortizzatore anche per il 2018 ma si chiedono se la Provincia di Lecce farà come la Provincia di Brindisi che ha già dichiarato di aiutare la propria partecipata la Santa Teresa con i trasferimenti che la Regione Puglia erogherà per i servizi “non essenziali” svolti come previsto dalla “riforma Delrio”.
L’O.S. Cobas è stata costretta a sottoscrivere in Prefettura gli accordi poiché non vi erano alternative da dare ai lavoratori, infatti da sempre ribadisce l’esigenza di coprire le perdite dei bilanci 2014, 2015 e 2016 con fondi rischi dell’ente Provincia di Lecce, ma è stata vincolata non avendo nessuna alternativa alla sottoscrizione del verbale per la presentazione del concordato preventivo.
La scrivente O.S. Cobas ritiene che una società pubblica come Alba Service svolgendo servizi di rilevanza costituzionale non possa essere assoggettata alle procedure fallimentari come il concordato preventivo in bianco in quanto ente pubblico diverso dalle società commerciali. A supporto di tale tesi vi sono diverse sentenze della Cassazione che hanno disposto la non applicabilità delle società pubbliche come Alba Service alla legge fallimentare poiché in assenza dei requisiti soggettivi previsti dalla legge.
Infatti, l’art. 1 del R.D. 267/1942 c.d. Legge Fallimentare, nel definire l’ambito soggettivo di applicazione della disciplina fallimentare, dispone che “sono soggetti alle disposizioni del fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori che esercitano un’attività commerciale, esclusi gli enti pubblici”.
Pertanto, si ribadisce l’esigenza delle coperture delle perdite della partecipata Alba Service con fondi rischi della Provincia di Lecce, impinguati dai fondi erogati dalla Regione Puglia per i servizi non essenziali come attuato dalla Provincia id Brindisi.
Buon anno, buon 2018 a tutti i lavoratori.
Confederazione Cobas Lecce