Le novità del modello ISEE 2018
Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini Isee 2018: le novità per il 2018
Nella Dichiarazione Sostitutiva Unica i contribuenti attestano i dati del proprio nucleo familiare, quelli relativi al reddito e alla situazione patrimoniale mobiliare o immobiliare al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU. Una delle novità più importanti riguardanti il nuovo Isee, sta nel fatto che tecnicamente il documento in questione non viene più rilasciato dai Caf, come avveniva in passato, bensì direttamente dall’Inps. Con la dichiarazione sostituiva unica inviata all’Inps, che effettuerà le opportune verifiche e controlli incrociati provvederà a rilasciare l’Isee 2018 definitivo.
La DSU è il documento essenziale e propedeutico ai fini della richiesta modello Isee 2018 e pertanto bisogna conoscere in cosa consiste, come funziona e quali sono i dati che bisogna inserire.
Con la riforma Isee entrata in vigore all’inizio del 2015, sono state introdotte importanti modifiche nell’utilizzo dei modelli di DSU. Secondo quelle che sono le disposizioni del nuovo Isee, entrate in vigore ormai già da qualche tempo, il documento in questione, ovvero l’Indicatore della situazione economica equivalente, ha scadenza annuale.
Per poter elaborare il proprio Dsu, operazione che di solito la gran parte dei cittadini esegue presso Caf e Patronati che offrono gratuitamente questo servizio, bisogna presentare una lista di documenti:
1) lo stato di famiglia, codice fiscale, documento d’identità in corso di validità, ultima dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico), certificazione unica, ex Cud;
2) il patrimonio immobiliare completo con visure catastali, per gli inquilini invece il contratto d’affitto con fotocopia dell’ultimo canone di locazione pagato;
3) il saldo contabile dei depositi bancari e postali insieme alla giacenza media del conto corrente, dei depositi bancari e postali al 31 dicembre del 2017, le azioni o le quote possedute di società e/o organismi di investimento collettivo di risparmio, l’eventuale polizza di assicurazione sulla vita.
La scadenza annuale comporta che dal 15 gennaio 2018, non solo chi lo richiede per la prima volta, ma anche chi vuole vedersi confermate prestazioni e agevolazioni ottenute nel 2017, dovrà provvedere a ottenerne una copia aggiornata. A partire dal 2015 quindi i contribuenti che compilano la DSU ai fini Isee devono scegliere quale tipologia di dichiarazione compilare. Ognuno dei seguenti moduli, è predisposto per specifici servizi e prestazioni di natura sociale e assistenziale per i quali è richiesta la presentazione del modello Isee 2018. La DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica utile ai fini del calcolo del modello Isee 2018 è stata, a seguito della riforma Isee 2015, suddivisa in tre modelli.
Rispetto agli anni passati infatti, la modulistica ha subito dei cambiamenti rilevanti, DSU è stata riorganizzata e suddivisa in moduli differenti:
1) la DSU mini;
2) la DSU Isee corrente;
3) la DSU integrale.
La DSU mini è il modello base in cui inserire la maggioranza delle prestazioni, e vari modelli appositi riguardanti specifiche tipologie di prestazioni. Si tratta del documento che contiene tutte le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali del dichiarante e del proprio nucleo familiare ed è utilizzata per richiedere le prestazioni sociali agevolate o i servizi sociali assistenziali erogati sulla base del reddito del nucleo familiare di riferimento.
I dati contenuti nella DSU vengono autodichiarati, per quel che riguarda dati anagrafici, beni posseduti e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, come per il reddito complessivo ai fini Irpef, e dall’Inps per trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari. Per le parti autodichiarate, il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto riportato nel documento.
I redditi contenuti nella DSU sono riferiti al secondo anno solare antecedente alla presentazione della DSU (ultima dichiarazione dei redditi presentata) mentre, per quel che riguarda il patrimonio mobiliare e immobiliare, sono indicati i patrimoni posseduti al 31 dicembre dell’anno solare precedente.
Le DSU, sulla base di quanto previsto dalla riforma Isee 2015, è modulare. La modularità della nuova DSU permette al dichiarante di compilare esclusivamente le sezioni di interesse, in base alla finalità del modello Isee.
Nella maggior parte dei casi è richiesta la compilazione del cosiddetto DSU mini. Non si tratta però dell’unica tipologia di Dichiarazione Sostitutiva Unica possibile.
Le tipologie di DSU, (mini, integrale, Isee corrente) utili al fine del calcolo Isee 2018 sono:
Si distinguono le seguenti tipologie di DSU:
1) DSU mini: si tratta della tipologia di Dichiarazione Sostitutiva Unica maggiormente utilizzata, necessaria per richiedere l’Isee ordinario, utile per la maggior parte di prestazioni assistenziali e sociali. Nella DSU mini sono contenuti le informazioni relative ai componenti del nucleo familiare e le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali riferite ai singoli componenti. La DSU mini è composta da una parte di dati autodichiarati, sotto la responsabilità del soggetto richiedente, ovvero i dati relativi al nucleo familiare del richiedente e la situazione reddituale e patrimoniale di ogni singolo componente del nucleo (eccetto nei casi di minorenni non titolari di reddito). I dati autodichiarati contenuti nella DSU saranno necessari per il calcolo dell’Isee 2018. Una parte delle informazioni relative alla situazione patrimoniale e reddituale del richiedente sanno rilevanti direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps: ad esempio redditi e trattamenti economici.
2) DSU integrale: ci sono casi in cui non è sufficiente presentare la DSU mini ed è, pertanto, richiesta la presentazione di una Dichiarazione con più dati. Si tratta dei casi in cui il modello Isee è finalizzato alla richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario (Isee università), nel caso di presenza nel nucleo familiare di persone con disabilità o non autosufficienti, presenza nel nucleo familiare di figli i cui genitori non siano coniugati né conviventi o in caso di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi o sospensione degli adempimenti tributari. In questi casi è richiesta la compilazione della DSU ordinaria o estesa.
3) DSU Isee corrente: ai fini dell’integrazione del modello Isee, cioè per ricalcolare la situazione economica del nucleo familiare a seguito di eventi che hanno portato alla variazione della situazione economica del nucleo familiare è concessa la possibilità di ricalcolare il valore Isee presentando una DSU integrativa. Per richiedere il calcolo dell’Isee corrente presentando la DSU integrativa è richiesta una variazione reddituale del nucleo familiare superiore al 25% di quanto attestato nell’Isee originario.
Ricordiamo che le indicazioni contenute nel seguente articolo sono utili ai fini ISEE, l’indicatore che calcola la situazione economica equivalente e viene utilizzato per comprendere chi ha diritto ad una serie di prestazioni sociali agevolate.
La DSU si compone di 8 moduli: due per il modello base, 6 per indicare situazioni particolari. Nel dettaglio:
• Modulo MB1: rappresenta la parte più importante del modello base o DSU mini e deve essere presentata da tutti. Contiene i dati riguardanti il nucleo familiare e la casa di abitazione.
• Modulo FC1: il secondo modulo di cui si compone la DSU mini, anch’esso obbligatorio per tutti. Al suo interno dovranno essere inserite le informazioni relative a ogni componente della famiglia, le generalità, il reddito, il patrimonio mobiliare e immobiliare. In base alla riforma dell’ISEE, alcune delle informazioni sul reddito, che prima venivano auto-dichiarate, dal 1°gennaio 2015 non rientrano più nella DSU e spetterà all’INPS richiedere all’Agenzia delle Entrate.
• Modulo MB2: riguarda l’accesso alle prestazioni relative al diritto allo studio universitario e ai figli minorenni nel caso in cui i genitori non risultino coniugati, né conviventi. A livello esemplificativo, il modulo si riferisce all’iscrizione all’università o agli asili. E’ composto da due quadri e serve per indicare la situazione della famiglia dello studente universitario (se convive o meno con i genitori e via dicendo), o del figlio minorenne.
• Modulo MB3: riguarda le prestazioni socio – sanitarie residenziali (es. il ricovero presso RSSA, residenze per anziani). In questo modulo devono essere inseriti i dati sul beneficiario della prestazione, sui familiari, sui figli non ricompresi nel nucleo familiare e su eventuali donazioni di immobili.
• Modulo MB1-rid: rappresenta un’alternativa al modulo MB1, nel caso in cui si voglia fare riferimento al solo nucleo familiare ristretto, composto solo da coniuge e figli. Si può fare nel caso in cui si richiedano prestazioni socio – sanitarie per persone con disabilità e/o non autosufficienti maggiorenni, prestazioni connesse ai corsi di dottorato di ricerca.
• Modulo FC2: si compila solo se all’interno del nucleo familiare ci siano persone con disabilità o non autosufficienti. Si inseriscono generalità, livello di disabilità, spese per prestazioni.
• Modulo FC3: utilizzabile se nella famiglia sono presenti persone esonerate dalla dichiarazione o in caso di sospensione degli adempimenti tributari per eventi eccezionali. Contiene i dati di reddito.
• Modulo FC4: compilabile per il calcolo della cosiddetta “componente aggiuntiva“ (es: dal genitore non convivente nel caso di prestazioni per i figli minorenni, oppure dal figlio del beneficiario di prestazioni socio assistenziali) Si inseriscono i dati del nucleo familiare della componente aggiuntiva.