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Lecce: il “C. De Giorgi” in affitto e l’Istituto scolastico incompiuto da oltre 10 anni

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Uno scandalo sullo sfondo della tragedia della morte nella succursale del Liceo de Giorgi. In Via Vecchia San Pietro in Lama, a Lecce: da oltre 10 anni giace a marcire un nuovo-ormai vecchio “scheletro di calcestruzzo”. Adiacente ad altri due corpi di fabbrica che, da ugual tempo, ospitano altri due istituti scolastici, una megastruttura scolastica abbandonata all’usura del tempo. Tanto ampia per contenere la succursale del Liceo “De Giorni”, ora ubicata in una struttura“adattata” per ospitare una scuola.

Da almeno dieci anni, se completato, lo scheletro avrebbe accolto almeno metà del Liceo De Giorgi, costretto a peregrinare in affitto per un quarto di secolo. Prima la fatiscente caserma in v. Libertini, dopo quattro altre sedi succursali: v. Massaglia (alcuni ambienti umidi e ammuffiti, già segnalati problemi di radoon, assai vicina ad un megatraliccio, il cui inquinamento elettromagnetico andrebbe valutato, senza palestra coperta), quartiere dell’Idria (senza il diritto ad un minimo spazio aperto, con oscena “palestra”) v. Libertà (smog e inquinamento acustico, senza palestra e spazi aperti).  Da pochi anni confluite tutte nell’attuale succursale di Via Pozzuolo.

Mortificata a lungo la crescita personale e scolastica di migliaia di giovani, nonché la professionalità e vivibilità del personale scolastico.

Per queste strutture di ripiego, assai comodamente per i proprietari, ma scomodamente per la comunità scolastica , la Provincia ha regalato  negli ultimi ventanni decine di milioni di euro.

Un doppio enorme e ingiustificabile scandalo: la ventennale precarietà del De Giorgi con il suo immenso spreco finanziario, lo scheletro incompiuto di via San Pietro.

Di quest’ultimo la Provincia di Lecce ha palleggiato le responsabilità con il Comune di Lecce: una bizantina diatriba sulla proprietà della struttura incompiuta, su scambi con altre: sulla pelle di studenti , operatori scolastici, finanze pubbliche.

Le nostre denunce, ripetute da molto tempo , ospitate dai media, però non hanno trovato ascolto né risposta, nemmeno dalla Regione Puglia.

La tragedia deve imporre al Comune e alla Provincia di Lecce un immediato tavolo d’incontro, finalizzato ad azzerare subito le  assurde diatribe, a sbloccare i lavori per completare la struttura scolastica che giace in attesa da molti anni.

E’ un modo concreto per esprimere la propria sensibilità verso la crescita , l’incolumità, i diritti dei giovani studenti; diversamente, anche il cordoglio trasuda solo di frasi di rito.

Segue una formale lettera a MIUR, Regione Puglia, Corte Conti, Provincia e Comune di Lecce, per risolvere lo scandalo dell’incompiuta sede di Via San Pietro in Lama – Lecce.

Per i Cobas Scuola

Giovanni Seclì

Già docente al “C. DE GIORGI” – Lecce

Cobas Scuola Lecce Cell.3343600903