Legge d’iniziativa popolare “ rifiuti zero”
La Campagna raccolta firme (minimo 50.000) per la Legge d’iniziativa popolare “ rifiuti zero” è in corso di avviamento attraverso la costituzione dei Coordinamenti Regionali e i relativi coordinatori : il deposito in Cassazione avverrà dopo il 10 marzo, entro fine marzo dopo l’OK della Cassazione, la distribuzione delle schede per l’avvio della raccolta (conclusione entro 6 mesi)
Di seguito, in sintesi la proposta di legge ( in allegato ,l'intero articolato):
-la Moratoria per gli inceneritori, bloccando le nuove autorizzazioni sino al 2020 ed i vecchi impianti con oltre 5 anni di incentivi presi,
-la Revoca degli incentiviche ancora tengono in vita questi impianti tossici, che sia energeticamente che economicamente sono in perdita secca,
– il Patto di Riconversione impiantistica, per dare l'opportunità di gestire una transizione concordata verso impianti di riciclo e recupero di materia
– il Piano nazionale di Prevenzione, per obbligare gli Enti locali a prendere in esame azioni concrete per Ridurre le quantità di rifiuti prodotti,
– la tipologia di Raccolta porta a porta come quella obbligatoria, con obiettivi stringenti di Riduzione – Riuso – Riciclaggio – Recupero,
-la rideterminazione del Tributo speciale di smaltimento, equiparando alle discariche gli inceneritori che non hanno recupero energetico di legge,
-la Tariffa Puntuale come sistema alternativo alla Tassa o Tariffa a mq/persona, in cui si pagherà in base a quanto si differenzia in casa,
-i nuovi Certificati Bianchi, come sistema incentivante per l'industria del riciclo e recupero, finanziati dalla Tassa nazionale sul “vuoto a perdere/ usa e getta”,
-la ridefinizione del ruolo del CONAI, con la previsione di nuovi Distretti industriali del riciclo e recupero autonomi e paralleli
-l'introduzione del Monitoraggio sanitario pubblicorispetto agli impianti inquinanti ancora in esercizio e l'istituzione dei Registri del Tumore laddove occorra,
-l'introduzione del Reato di Danno Ambientale per gli industriali che gestiscono impianti inquinanti,
-le Banche Alimentari per il recupero del cibo in eccedenzaprima che vada in discarica, per il sostegno sociale sempre più necessario
-i Centri per il Riuso, che riprendono oggetti riparabili e li rivendono o scambiano senza che vengano classificati come accade ora come rifiuti
-le Campagna di raccolta differenziate a sostengo di Associazioni no-profit e cooperative sociali senza particolari autorizzazioni
-il ruolo della vera Partecipazione dei cittadini alle scelte tecnico-gestionali ed al monitoraggio ambientale.
La Confederazione Cobas ha deciso di partecipare a questo ennesimo capitolo ed impegno “ per il benessere sociale e il cambiamento del Paese”; Vincenzo ( come lo fu ed è per l’acqua-energia) è il riferimento nazionale di questa campagna, uno dei 6 esperti e membri della segreteria operativa.
In allegato trovate la proposta di legge; se occorrono chiarimenti – anche di natura tecnica riguardo alle varie fasi del ciclo rifiuti- non esitate a chiedere , ci sono una quantità di esperti a cui attingere e da utilizzare per la campagna: per questa sono previsti un vademecum, un pieghevole,un dvd , è già attivo il sito “www.leggerifiutizero.it“; le schede verranno stampate centralmente, manifesti e altri materiali di propaganda, stampati localmente.
Accogliamo e respiriamo il cambiamento, avanti per un’altra vittoria socio-politica-ambientale