Riparte la lotta dei 130 lavoratori Vodafone Italia licenziati loro e solo loro in quanto “colpevoli” di aver vinta una causa contro una esternalizzazione dichiarata inefficace dalla magistratura che, di conseguenza, ne aveva ordinato il reintegro nella multinazionale inglese.
La prossima iniziativa avverrà Martedì 13 Novembre, dalle 10 alle 12, sotto l'ambasciata britannica a Roma per denunciare all'opinione pubblica italiana ed europea l'assoluto sopruso che Vodafone Italia ha realizzato nei confronti di queste 130 persone, quasi tutte donne e molte appartenenti a categorie protette.
I lavoratori licenziati chiederanno che una propria delegazione sia ricevuta dalla rappresentanza diplomatica britannica per informarla circa l'atteggiamento perpetrato da Vodafone Italia nei confronti delle decisioni della Magistratura italiana, definite dalla signora in rosso “fatti gravi” ed “errati”, e che è arrivata a licenziare contra legem per eludere tali sentenze.
Nel Regno Unito un simile comportamento sarebbe stato condannato dalla magistratura inglese per OLTRAGGIO ALLA CORTE! Del resto in questi giorni è sotto gli occhi di tutti il comportamento analogo (ma di portata minore) di Sergio Marchionne che giustamente ha suscitato forte sdegno da parte di numerose forze sociali, politiche e imprenditoriali fino alle ultime dichiarazioni di De Benedetti che ha affermato“Marchionne poteva fare come i nazisti: uno ogni dieci”.
Cosa aspettano le stesse forze sociali, politiche e imprenditoriali a condannare con altrettanto sdegno l'ancor più grave comportamento di Vodafone Italia? Che davvero licenzi dieci persone ogni reintegro?
COBAS COMDATA/VODAFONE