Occupato il tetto della Camera dei Deputati: la protesta del M5S a difesa della Costituzione della Repubblica Italiana entrata in vigore il primo Gennaio 1948 e del suo art.138. Giù le mani dalla Nostra Costituzione!
Continua la protesta di alcuni parlamentari del M5S che sono saliti per protesta sul tetto della Camera, mentre Grillo annuncia che il suo movimento non farà alleanze. I deputati pentastellati sono saliti e hanno occupato il tetto di Montecitorio per protestare contro il ddl Costituzionale sulle riforme.
Infatti, la Costituzione Italiana nella parte seconda, dove è sancito l’Ordinamento della Repubblica, e precisamente nel TITOLO VI “GARANZIE COSTITUZIONALI” Sezione II “Revisione della Costituzione e Leggi costituzionali” prevede all’art. 138: “Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
L’articolo 138 stabilisce le procedure di modifica della Carta Costituzionale, prevedendo una doppia votazione alle Camere e approvazione con maggioranza assoluta (cioè dei 2/3), e rappresenta una clausola di sicurezza pensata dai nostri Padri Costituenti per preservare la Costituzione Italiana da abusi e modifiche “a proprio uso e consumo” dei governi pro tempore. Ora i partiti dell’attuale maggioranza vogliono cambiare le regole democratiche, liberi da opposizioni e senza il consenso dei cittadini. Noi cittadini italiani abbiamo poco tempo per opporci per questo invitiamo tutti i cittadini a informarsi e sottoscrivere la petizione, spetta a noi preservare la Costituzione e il nostro futuro.
I 5 Stelle hanno srotolato un mega striscione con su scritto “la Costituzione è di tutti”, calandolo sulla facciata. Dal tetto hanno inoltre lanciato volantini per spiegare i motivi della protesta. Protagonisti del gesto 12 parlamentari M5S: si tratta di Laura Castelli, Carlo Sibilia, Alessandro Di Battista, Alessio Villarosa, Manlio Di Stefano, Dalila Nesci, Sergio Battelli, Filippo Gallinella, Maria Edera Spadoni, Massimo Artini, Giuseppe D'Ambrosio. I dodici deputati hanno portato con loro dei trolley per poter rimanere ad oltranza. “Ci hanno costretto. Non ascoltano i cittadini. Non vogliono il cambiamento – scrive su Facebook Di Battista, in diretta dal tetto – I partiti non vogliono il cambiamento. Vogliono che l'Italia continui a sprofondare. Noi non ci stiamo. Siamo stati votati per portare un cambiamento. Parte del Paese è sordo, volutamente tenuto all'oscuro. Per svegliarlo servono gesti eclatanti, non violenti ma eclatanti. E' tempo di svegliarsi. Tutti. A riveder le stelle!”. Mentre Di Stefano dice che resteranno ''sul tetto finché non cambia qualcosa. La Costituzione è del popolo, non dei partiti. Stiamo sui tetti come gli operai che occupano le fabbriche”. Beppe Grillo ha postato una foto che ritrae la facciata di Palazzo Montecitorio con lo striscione srotolato. “Sul tetto spettacolo a 5 Stelle” scrive Grillo. E' stato lui stesso, mentre i 12 deputati salivano in cima al Palazzo, ad annunciare con un tweet il “gesto eclatante” dei grillini: “La Costituzione è di tutti. I parlamentari M5S sul tetto in sua difesa!”. Per evitare fughe di notizie solo pochi deputati 5 Stelle, a quanto si apprende, erano a conoscenza della protesta.
Boldrini convoca ufficio presidenza – Il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha convocato l'Ufficio di presidenza. “Il nostro regolamento dà tante possibilità per fare un'opposizione costruttiva, ogni tipo di opposizione. Non c'è bisogno di fare gesti così eclatanti, non è che da qui verrà qualcosa di meglio per il Paese”.
Di Battista: “Parole pretestuose”– A stretto giro la replica di Di Battista: “Le parole di Boldrini sono pretestuose e strumentali, si preoccupi piuttosto del fatto che stanno tentando di stravolgere la Costituzione. I costi della politica non li ha aboliti, mentre le ricordo che noi siamo gli unici ad aver rinunciato ai quattrini''. Su indicazione di Boldrini, il questore della Camera, Gregorio Fontana, è salito sul tetto di Montecitorio. Ma i parlamentari grillini sono decisi a restare “fin quando ce ne sarà bisogno”. Non solo. Minacciano infatti di salire ancora più in alto, sul campanile, ha riferito il questore.
In difesa della Costituzione il M5S è sceso anche in piazza con volantini e t-shirt. Un centinaio di attivisti si sono dati appuntamento a San Silvestro per dire no al ddl del governo sulle riforme costituzionali, in vista del voto di martedì alla Camera.
Grillo avverte: “Niente alleanze” –Intanto Grillo avverte chi ha voglia di alleanze. ''Guida per parlamentari M5S autostoppisti eventualmente dispersi a Roma'', scrive sul suo blog, e torna ad attaccare chi è tentato, dentro al movimento, da nuove alleanze, pubblicando un passaggio del '''Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento' liberamente sottoscritto pubblicamente da tutti i candidati prima – spiega – delle elezioni politiche per poter partecipare: “I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi'
I senatori salentini del M5S hanno lanciato la raccolta firme a difesa dell'articolo 138. Il gazebo è stato allestito in piazza Sant'Oronzo.
Sono ore di fermento per i parlamentari del Movimento 5 Stelle. Dopo la protesta di Montecitorio, con un gruppo di deputati che ha passato la notte sul tetto del Parlamento, ecco i senatori a cinque stelle scendere in piazza.
E anche a piazza Sant'Oronzo, a Lecce, è stato allestito un gazebo dove la raccolta firme sull'articolo 138 è già cominciata sabato pomeriggio.
Giuseppe Mancarella