Operai all’ingresso della miniera di Nuraxi Figus (Sulcis) Sardegna, minatori asserragliati a 400 metri di profondità: chiedono lo sblocco di un progetto produttivo
Protesta estrema degli operai di una miniera nel Sulcis, in Sardegna: con un blitz ieri notte intorno alle 22.30 una trentina di minatori della Carbosulcis hanno occupato la miniera di Nuraxi Figus, a Gonnesa, scendendo a 373 metri di profondità. L'accesso ai pozzi, secondo quanto riporta il quotidiano locale l'Unione sarda, è stato bloccato da cumuli di carbone e mezzi meccanici.
Chiedono di sbloccare un progetto produttivo – La protesta è esplosa per convincere il Governo a sbloccare il progetto di rilancio della miniera con la produzione di energia pulita dal carbone attraverso la cattura e lo stoccaggio di co2 nel sottosuolo. I lavoratori chiedono un intervento rapido dei rappresentanti istituzionali affinché venga fissato un incontro con i leader dei partiti che appoggiano il governo Monti, Alfano, Bersani e Casini. L'obiettivo è quello di indurre l'esecutivo nazionale a dare il via libera al progetto integrato carbone-miniera-centrale elettrica.
“Chiediamo risposte” – A illustrare la protesta a nome dalla Rsu Stefano Meletti. “Chiediamo che la politica dia risposte – dice davanti ai lavoratori – senza il bando internazionale nessuno può darci certezza, senza il progetto integrato siamo tutti rovinati. L'esponente della Rsu spiega poi che 'Le squadre turniste continuino a dare la presenza, abbiamo bisogno di tutelare gli impianti e dobbiamo difenderle. Noi dobbiamo mantenere la miniera viva”. Riferendosi al vertice alla Regione Meletti spiega che “ci saranno 3 rappresentanti della Rsu e parlerà solo un di loro. “Il nostro territorio è oggi una polveriera – prosegue Meletti – ci sono solo vertenze ed emergenze. La nostra è una lotta per il territorio”