pandemia e carenza di personale di Operatori Socio Sanitari ASL di Lecce.
Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Dott.Michele Emiliano
c.a. Assessore Istruzione Dott. Sebastiano Leo
Spett.le
Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) Lecce
c.a. Direttore Generale Dott. Rollo
Spett.le
Prefettura di Lecce
c.a. Sua Eccellenza Dott.ssa Maria Rosa Trio
Spett.le
Ministero della Salute
c.a. Ministro On.Roberto Speranza
La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce come già fatto presente in precedenti note torna a segnalare la carenza di Operatori Socio Sanitari ASL di Lecce in seguito al mancato rinnovo contrattuale di n.110 unità di personale della graduatoria del Riuniti di Foggia.
In tutti gli Ospedali salentini e principalmente al DEA-Vito Fazzi dopo l’apertura dei nuovi reparti è palese e disastrosa la mancanza di personale O.S.S. mandato a casa ingiustamente dopo aver superato un concorso pubblico a tempo indeterminato del Riuniti di Foggia.
Si chiede ad Asl di Lecce di essere edotta se vista la carenza di OSS sia stato impiegato altro personale a svolgere le mansioni degli Operatori Socio Sanitari mandati a casa da ottobre ad oggi.
Nelle precedenti note si segnalava alla Presidenza della Regione Puglia che oltre alla sorte dei n.110 OSS dell’Asl di Lecce ci sono anche i mancati rinnovi delle altre Asl pugliesi quali Bari, Taranto, Brindisi e Foggia per un totale di circa 400 operatori.
La scrivente O.S. Cobas ha sempre difeso il personale della graduatoria del concorso di Foggia chiedendo più volte a tutte le istituzioni regionali ma anche nazionali un intervento deciso per trovare una soluzione lavorativa per i circa 14 mila vincitori ed idonei.
L’art. 97 della Costituzione comma 4 dispone che: “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”, quindi per lavorare a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione si deve superare un concorso pubblico a tempo indeterminato.
Ad ogni buon fine, è bene ricordare che ai sensi dell’articolo 36, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, il lavoro a tempo determinato è ammesso «per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale», nella prassi si è al contrario affermata la consuetudine del ricorso alla tipologia di contratti a tempo determinato per coprire i ruoli indeterminati vacanti, in contrasto con le norme nazionali, europee e con quanto sancito dall’articolo 97 della Costituzione italiana.
A pensare male a volte ci si indovina, la graduatoria del concorso di Foggia con una modifica di legge strana e illogica è passata dalla durata di tre anni originaria ad un validità biennale visto che la legge 30 dicembre 2021, n. 234 art.1 comma 268 lettera b dispone per le Pubbliche Amministrazioni che: dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2023 possono assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio-sanitari, anche qualora non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, ivi incluse le selezioni di cui all’articolo 2-ter del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e che abbiano maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, secondo criteri di priorità definiti da ciascuna regione. Alle iniziative di stabilizzazione del personale assunto mediante procedure diverse da quelle sopra indicate si provvede previo espletamento di prove selettive.”
Da un’attenta analisi legislativa in Asl di Lecce si evince che i n.110 posti liberati dagli idonei della graduatoria a tempo indeterminato del Riuniti di Foggia che sono stati mandati a casa dopo 8 mesi di servizio (cioè 4 mesi + 4 mesi) hanno liberato i posti in organico che saranno oggetto di nuovi concorsi riservati al personale con 18 mesi di servizio.
Si è accorciata la validità della graduatoria di Foggia sino a Giugno 2022 in modo da poter fare nuovi concorsi riservati con altro dispendio di risorse pubbliche e nelle more delle prove di concorso si faranno altri avvisi pubblici creando altro precariato in tutte le Asl pugliesi.
Vista la carenza di personale e l’aumento esponenziale dei contagi da Covid-19 si chiede l’immediato richiamo in servizio dei n.110 operatori socio sanitari in Asl di Lecce ma anche in tutte le altre Asl Pugliesi. Si deve tutelare il lavoro di tutti e creare le condizioni perché tutti i circa 14 mila idonei trovino impiego lavorativo nelle Asl pugliesi.
Lecce, 05 Gennaio 2022
Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella