Presidio dei lavoratori delle Cooperative “All Service” ed “Italian Job” Mercoledì 20 Aprile 2011 presso la Provincia di Lecce
I lavoratori delle Cooperative “All Service” ed “Italian Job” Mercoledì 20 aprile 2011 saranno in presidio presso la Provincia di Lecce in merito alla loro vertenza in atto, di cui a seguire accenneremo, ed invitano tutti gli operatori della informazione alla Conferenza stampa che si terrà presso il citato presidio alle ore 11,00. La vicenda di questi lavoratori ha dell’incredibile. Infatti lavoravano presso la Pista di Nardò e sebbene erano dipendenti da Cooperative erano loro che svolgevano il core businnes della Pista ovvero il collaudo dei prototipi delle auto. Il fatto di essere dipendenti delle cooperative era semplicemente funzionale a sottopagarli e a tenerli continuamente sotto schiaffo occupazionale. In questo senso basti pensare che per un lavoro pericolosissimo ed ultra professionalizzato (si sfida chiunque a condurre auto a 300 orari e non solo in pista) a 4 euro all’ora e con turni ultramassacranti. E questo è solo l’inizio. Nel 2009 la Nardò Technical Center, gestrice della Pista di Nardò, dichiara stato di crisi e manda i propri dipendenti diretti in cassa integrazione, e rompe un appalto con le citate cooperative sebbene lo stesso durasse fino al 2011. Questo comporta che i lavoratori della All Service vanno in cassa integrazione in deroga mentre quelli della Italian Job dopo qualche mese di disoccupazione, dall’inizio del 2010 sono senza reddito. Stanchi delle angherie, dei soprusi e di tutto subìto in tutti questi anni (che puntualmente denunciato era rimasto inascoltato), circa un anno fa si i lavoratori si autorganizzano nei Cobas. Immediatamente ci si rivolge alle Istituzioni e nella fattispecie alla Regione Puglia (che ha peraltro finanziato la N.T.C. con soldi pubblici per circa 9 milioni, la cui erogazione è peraltro finita quando c’era già stato di crisi!) ed alla Provincia di Lecce per vedere riconosciuti i propri diritti. In entrambi i casi fra incontri infruttuosi e continui incontri mancati, fra promesse di intervento immediato ed efficace per ripristinare i diritti minimi dei lavoratori, promesse diluitesi nel tempo fino a diventare disinteresse, la sensazione forte che se ne ricava è una: la Pista di Nardò è una cattedrale intoccabile, che gode extraterritorialità nello Stato Italiano e che di fronte alla violazione dei più elementari dei lavoratori, nonché delle regole minime, tutti chiudono gli occhi e si tappano le orecchie ed il naso! A ciò si aggiunga che oggi in pista si lavora parecchio, assumendo dall’interinale grazie ad un indegno accordo sindacale del 2009, e guarda caso si assumono anche gente senza esperienza pur di discriminare chi ha rivendicato i propri legittimi diritti. Questa è per capi molto sommi quanto accade in quella Pista, perché in realtà ci sarebbe da scrivere una enciclopedia. I lavoratori intanto non vogliono mollare e di fronte a tanta politica dello struzzo stanno reagendo intensificando la lotta per inchiodare ognuno alle proprie responsabilità. Questo percorso ha una altra sua tappa nel presidio del 20 aprile sotto la Provincia di Lecce. E la contestuale conferenza stampa, alla quale si è certi che ci sarà una totale partecipazione degli organi di informazione, servirà a far conoscere alla pubblica opinione dettagliatamente, con documentazione alla mano e dalla viva esperienza e voce dei lavoratori, quanto di indegno di un paese civile accade nelle nostre terre. Affinché non si metta il silenziatore su una situazione di cui tutti sanno e tutti fanno finta di non vedere ed affinché i diritti elementari dei cittadini e dei lavoratori non vengano calpestati e vengano al più presto riconosciuti e ripristinati.
Per Cobas del Lavoro Privato/Confederazione Cobas
Salvatore Stasi
Infoline: 338 7043878