Presidio Ospedaliero di Copertino e sbandierato potenziamento dei servizi sanitari.
Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Michele Emiliano
Lungomare Nazario Sauro
70100 BARI
Spett.le
Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) Lecce
Via Miglietta, n.5
73100 Lecce
Prot.n.045/2020-C.P.I.
Oggetto: Presidio Ospedaliero di Copertino e sbandierato potenziamento dei servizi sanitari.
La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce, fa presente che ancora una volta continua lo smantellamento dell’Ospedale San Giuseppe da Copertino, nel silenzio totale delle altre forze sindacali e della Direzione di Presidio, col benestare della Giunta Regionale.
Continua anche quest’anno, come da oltre 10 anni, la gestione da parte della Direzione Strategica della ASL di Lecce, di situazioni ampiamente prevedibili, trattate in maniera emergenziale.
……….. e, senza vergogna , la chiamano Direzione Strategica!
Ci riferiamo alla pratica incivile e irrispettosa dei Diritti del Malato, ma anche della professionalità di Medici e Operatori Sanitari, della extra-locazione, che nei periodi emergenziali cerca di tamponare la cronica mancanza di posti letto, generando situazioni sanitarie pericolosissime, tensioni tra dipendenti e dure discussioni tra personale sanitario e parenti.
La Direzione Strategica aziendale gestisce gli Ospedali come le compagnie aeree gestiscono i posti in aereo, in overbooking, come se le patologie, una volta trovato il posto letto, si risolvessero da sole.
Di fatto le extra-locazioni ospedaliere non risolvono un bel niente, specie in carenza di personale, e innescano solo meccanismi perversi, scaricando anche le responsabilità della gestione e organizzazione sanitaria, sui Medici ospedalieri e sul personale sanitario tutto, già cronicamente provato dalla “sindrome del burnout”.
Succede poi, che nell’Ospedale di Copertino, ci sia, da sempre, una centrale di sterilizzazione, quella che invece manca nella nuova struttura inaugurata in pompa magna e mai entrata in funzione, presso il Fazzi di Lecce.
Circa tre anni fa, una delle autoclavi, quella principale, si ruppe, ma con una spesa di circa 20 mila euro fu rimessa in funzione.
Da allora, però, nonostante la riparazione, i ferri chirurgici dopo ogni intervento, vengono lavati e confezionati a Copertino dagli addetti alla sterilizzazione e poi trasportati al Fazzi, sterilizzati e ritrasportati a Copertino, con aggravio di spese e con tempi non inferiori alle 4/5 ore, pur potendo eseguire tutto il ciclo presso l’Ospedale di Copertino.
In caso di intervento chirurgico urgente, si può comunque utilizzare l’autoclave presente.
Ma se la sterilizzazione può essere fatta a Copertino, vorremmo chiedere alla Direzione Strategica il perché non si sterilizza sempre a Copertino?
Si è deciso di eliminare completamente anche questo servizio, così come succederà a breve al centro trasfusionale, oramai senza più personale, portando a compimento il disegno di completo annientamento dell’attività chirurgica del San Giuseppe da Copertino e trasformarlo in un cronicario senza futuro.
Continuano a latitare anche i reparti che sarebbero dovuti nascere al San Giuseppe, come la Terapia Intensiva post Operatoria: ancora una volta, sono stati eseguiti alcuni lavori strutturali sprecando risorse e poi tutto si è bloccato; mancano i letti e tutta la strumentazione, oltre naturalmente al personale.
Insiste e persiste il caos in Pronto Soccorso che continua a lavorare a ritmi indiavolati mentre gli Ospedali di primo livello perseverano nella limbica nulla-facenza.
La solita Direzione Strategica si dice abbia pronta la soluzione, far funzionare il Pronto Soccorso del San Giuseppe solo 12 ore, dalle 8,00 alle 20,00; per il resto della nottata i pazienti dovranno andare al pronto soccorso del Fazzi o, se proprio hanno tempo, al Pronto Soccorso di Gallipoli, a 30 km.
Di tutto questo sfacelo bisogna ringraziare il Presidente Emiliano e tutta la giunta regionale, senza dimenticare la politica locale, oramai omologata all’unico pensiero imperante, in silenzio perenne sulla questione San Giuseppe da Copertino.
In questi anni la Giunta Regionale, ha smantellato uno degli ospedali più efficienti dell’Azienda, costruendo un cronicario senza futuro, con Direzioni poco incisive (per essere buoni) e senza Direttori in quasi tutti i pochi reparti ancora funzionanti.
Salvare il Presidio ospedaliero di Copertino si può e si deve. Siamo ancora in tempo.
Aspettando Vostre comunicazioni in merito, si porgono distinti saluti.
Lecce, 18 Febbraio 2020
Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella