revoca in autotutela del bando Ambito Territoriale Sociale n. 3 – Nardò.
Spett.le
Prefettura di Lecce
c.a. Sua Eccellenza Dott.ssa Maria Rosa Trio
Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Michele Emiliano
Spett.le
Comune di Nardò
c.a. Sindaco Mellone
Spett.le
Ambito Territoriale Sociale n. 3 – NARDÒ
c.a. Resp. Ufficio di Piano Dott. Gabriele Falco
Oggetto: revoca in autotutela del bando Ambito Territoriale Sociale n. 3 – Nardò
La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce, visto il bando di gara procedura negoziata ai sensi dell’art. 36 comma 2 lett. b) del d. lgs. n. 50/2016 mediante richiesta di offerta sul mercato elettronico della pubblica amministrazione per l’affidamento del servizio di integrazione scolastica in favore di alunni con disabilità ai sensi dell’art. 92 r.r. n. 4/2007 e della scheda di dettaglio n. 16 del piano di zona 2018/2020 (a.s. 2020/2021) – cig 83820362ed. dell’Ambito Territoriale Sociale n. 3 – Nardò chiede la revoca in autotutela.
La durata dell’appalto è riferita all’anno scolastico 2020/2021 decorrente dal 24 settembre 2020 all’11 giugno 2021.
L’importo complessivo posto a base di gara è pari ad € 596.968,13 (IVA esclusa a norma di legge se e in quanto dovuta), determinato sulla base di un numero presunto di ore d’intervento professionale all’anno pari a complessive n. 26.942 ore.
Le ore d’intervento professionale sono sintetizzate:
1) Operatore Socio Sanitario (n. 22 unità) n. 24 hh/sett. ore per alunno e costo orario € 20,70;
2) Educatore Professionale (n. 13 unità) n. 24 hh/sett. ore per alunno e costo orario € 22,54.
Il costo orario convenzionale posto a base di gara è omnicomprensivo di ogni onere, spesa, e quant’altro attinente all’erogazione dei servizi di cui sopra. Resta inteso che il costo orario convenzionale è stato elaborato esclusivamente ai fini della determinazione del valore dell’appalto in funzione del profilo professionale richiesto, ed è composto dal costo delle figure professionali richieste, sulla base del CCNL delle cooperative sociali.
Nel bando di legge che “l’Ambito Territoriale n. 3 di Nardò intende offrire un servizio di assistenza specialistica all’alunno diversamente abile, come prestazione aggiuntiva rispetto all’assistenza di base e/o insegnamento di sostegno di esclusiva competenza del personale scolastico, secondo quanto previsto dalla legge n.104/1992.
Il Servizio interviene in maniera specifica per sostenere l’alunno in difficoltà nel percorso di studi e nella realizzazione dei programmi di lavoro previsti dall’autorità scolastica, perseguendo i seguenti obiettivi:
– promuovere la diffusione, in ambito scolastico, della cultura della diversità, dell’accoglienza, dell’aiuto reciproco, della solidarietà;
– creare attività alternative in un ambiente sano per evitare situazioni che portano all’emarginazione;
– consolidare le modalità di cooperazione della scuola con il territorio, ottimizzando le risorse;
– benessere complessivo e successo formativo dell’alunno.”
Sino a questo punto sembra tutto regolare e nella norma ma nel capitolato speciale di appalto nell’art.4 viene disposto che: “La programmazione delle attività da svolgere sarà elaborata nell’ambito e nei limiti del monte ore complessivo disponibile. In caso di assenza dell’alunno, all’operatore viene riconosciuta la prima giornata di assenza non preavvisata. In tal caso l’operatore rimane a disposizione della Scuola per attività compatibili con il proprio ruolo. In caso di assenza e malattia prolungata, il servizio verrà sospeso fino al rientro dell’alunno.”
L’osservazione da fare è che viste le innumerevoli attività previste per il personale dell’integrazione scolastica perché non si può collocare il personale in altra attività a disposizione della scuola? Perché il personale che per motivi “assenza e malattia prolungata” legata agli alunni deve rimanere a casa senza retribuzione?
Visto che il bando fa riferimento al codice degli appalti e alla normativa nazionale si chiede di conoscere in quale legge è previsto che se l’alunno è assente per malattia si sospende dal lavoro l’assistente o l’insegnante.
Si chiede al Sindaco del Comune di Nardò, ove possibile, di applicare questa legge anche allo stipendio del dirigente del piano cioè allo stesso dottore che ha firmato il bando dell’ambito di Nardò ovvero se l’alunno è assente per malattia si sospende dal lavoro sia l’assistente o l’insegnante e per equità e giustizia si sospende anche il dirigente tenendo conto che le leggi hanno efficacia erga omnes.
Per questi motivi si chiede all’Ambito Territoriale n. 3 di Nardò di revocare in autotutela il capitolato speciale d’appalto perché è peggiorativo delle condizioni lavorative di OSS ed Educatori.
Con queste disposizioni del bando si trasforma il rapporto di lavoro a tempo indeterminato a lavoro a cottimo o chiamata in palese violazione del bando stesso.
Praticamente il personale dell’Integrazione scolastica Operatori Socio Sanitari ed Educatori hanno un lavoro a tempo indeterminato precario, a poche ore lavorative, pagato con contratto di cooperative, che viene sospeso nel periodo estivo da giugno a settembre ed essendo a tempo indeterminato non possono accedere agli ammortizzatori sociali e che con la chiusura totale il c.d. lockdown hanno ricevuto da marzo a giugno 200/300 euro di FIS covid e che se poi da ottobre 2020 a giugno 2021 l’alunno è ammalato devono anche rimanere a casa.
Tutte queste “regole” possono apparire come sfruttamento istituzionale per il tramite delle cooperative sociali che gestiscono il personale dell’Integrazione scolastica.
Ad ogni buon fine si fa presente che gli Operatori Socio Sanitari ed Educatori supportati dal sindacato Cobas hanno cercato di portare all’attenzione delle istituzioni lo stato di precarietà lavorativa con diverse manifestazioni con sit-in avvenuti a Lecce il 19 giugno 2020 con incontro in Prefettura, a Bari in data 30 giugno 2020, il 22 luglio davanti alla Presidenza della Regione Puglia, successivamente il 29 luglio presso il Dea dell’Ospedale Vito Fazzi a Lecce, e in ultimo il 7 agosto nei pressi del Centro Polivalente per Minori ”Gianmarco Sori” a Copertino, il Personale (OSS ed Educatori) del Servizio di Integrazione Scolastica della Provincia di Lecce in favore degli alunni disabili gravi e gravissimi, ricevendo in cambio solo promesse di interessamento alla problematica.
Gli Operatori Socio Sanitari ed Educatori chiedono a gran voce la possibilità di poter accedere all’internalizzazione, con il riconoscimento contrattuale adeguato, per donare quella condizione di serenità ed equilibrio, fondamentale per poter svolgere una professione d’aiuto così complicata e delicata, che porta ogni giorno a stare a stretto contatto con soggetti fragili aventi patologie gravi e gravissime.
Alla luce dei fatti, si resta in attesa di risposte concrete e pertinenti che possano ridare fiducia e serenità verso il futuro.
Lecce, 17 Agosto 2020
Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella