Rinnovato il Contratto Collettivo del Commercio il 26 Febbraio 2011
Rinnovato il Contratto Collettivo del Commercio il 26 Febbraio 2011
Il 26 febbraio 2011, è stato raggiunto l’accordo separato per il rinnovo del Contratto Nazionale del Terziario, Distribuzione e Servizi (Commercio privato) sottoscritto da Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Confcommercio.
La Filcams CGIL, Sindacato maggiormente rappresentativo nel settore del Commercio, non ha sottoscritto l’accordo, chiedendo a Cisl e Uil la consultazione vincolante dei lavoratori.
Con questa scelta, spiega in una nota la segreteria della CGIL, “si estende anche a questo settore, che sta vivendo una crisi pesante, la logica degli accordi separati e della divisione dei lavoratori e delle lavoratrici, iniziata con l’accordo quadro interconfederale di febbraio 2009”.
Sono davvero imbarazzanti i contenuti del rinnovo di un contratto separato, primo nel settore privato, che potrebbe essere applicato a circa due milioni di persone in Italia.
Tra le novità peggiorative sancite dal nuovo Contratto Commercio vi è:
- Superamento dell’obbligo di versamento all’Inps del contributo di malattia, in favore di possibili fondi autonomi costituiti da Cisl, Uil e Confcommercio e, contestualmente, la progressiva riduzione della copertura per i primi 3 giorni di malattia, fino all’azzeramento.
- Incremento di 216 ore di lavoro per i nuovi assunti (in 4 anni) a parità di salario.
- Fino a 26 domeniche obbligatorie di lavoro, superando nei fatti la facoltatività della prestazione.
- Possibilità di ridurre in modo significativo, col sistema delle deroghe, i trattamenti nazionali in caso di crisi aziendali, ma anche in fasi di sviluppo dell’impresa.
- Piena applicazione del Collegato Lavoro, con la trasformazione del sindacato in un soggetto notarile che conferma clausole peggiorative nei rapporti di lavoro.
- Riduzione dei contratti aziendali e territoriali ad occasioni di ulteriore restituzione di diritti e salario, ad esempio con la possibilità di sospendere gli scatti d’anzianità.
- Introduzione di un contributo a carico del lavoratore per il Fondo Est, prima a totale carico dell’impresa.
Sicuramente non saranno i lavoratori del settore Commercio a rilanciare i consumi, coi 10 (dieci!) euro di prima tranche di aumento prevista dall’accordo di Cisl e UIL con la Confcommercio. E’ la prima di 6 tranches, per complessivi 86 euro a regime, con un montante di 1800 euro nel triennio, contro i 4.000 del precedente rinnovo quadriennale (dati Cisl-Uil).
Si tratta del peggior risultato nel settore privato da molti anni a questa parte, assai distante dai recenti rinnovi di altre categorie. Ciò avviene proprio mentre l’inflazione rialza la testa, con un + 2,4% nel mese di febbraio, peggior dato dal 2008.
Acconsentiranno Cisl e Uil a sottoporre l’accordo Confcommercio del 26 Febbraio 2011 al giudizio dei lavoratori, condividendo con tutti i lavoratori e lavoratrici un grande momento di democrazia?
Per tutte queste ragioni i Cobas del Lavoro Privato condividono la decisione della CGIL di valorizzare il ruolo della consultazione e del coinvolgimento dei lavoratori e della rappresentanza sindacale unitamente alla proclamazione di 4 ore di sciopero a livello territoriale, come prima risposta all’accordo separato.
Questo rinnovo contrattuale coinvolge valori e temi che riguardano le condizioni di vita, di lavoro, di libertà di tutti i lavoratori e le lavoratrici del nostro paese, con deroghe al contratto nazionale, riportate in una forma tale da svilire, mortificare e snaturare la contrattazione di secondo livello.
Inoltre, si deve sommare il recepimento delle politiche del lavoro del Ministro Sacconi si pensi ad arbitrato, clausola compromissoria e certificazioni, che scardinano il sistema dei diritti dei lavoratori italiani. Tutto ciò ha avviato delle normative nei C.C.N.L. che peggiorano il trattamento di malattia con la scelta implicita di avviare un percorso di fuoriuscita delle aziende dalla gestione Inps obbligando i lavoratori a stipulare polizze malattia con le assicurazioni private.
Cobas del Lavoro Privato Lecce