Sit-in di protesta in via Pavia snc nei pressi del Comune di Gallipoli per il giorno 24 Febbraio 2020.
La scrivente Organizzazione Sindacale Cobas ha comunicato che il giorno lunedì 24 febbraio si terrà un sit-in di protesta a Gallipoli in via Pavia snc dalle ore 9,30 alle ore 14 per avere risposte certe per la sorte di circa 30 lavoratori e rispettive famiglie pugliesi licenziati da Gial Plast e per gli ulteriori 5 lavoratori licenziati dalla Colombo.
Il Sindacato Cobas ha già effettuato il 14 febbraio un sit-in sotto il Comune di Gallipoli a fianco dei lavoratori licenziati illegittimamente dalle società Gial Plast e Colombo per chiedere un consiglio comunale monotematico sull’argomento.
Il Cobas chiede lo svolgimento di un consiglio comunale monotematico per raccogliere la volontà dell’intera collettività di Gallipoli che chiede a gran voce di censurare il drammatico comportamento di queste aziende.
Durante il sit-in la scrivente insieme ad un gruppo di lavoratori è stata ricevuta dal Presidente della Commissione ambiente Nazzaro Cosimo che ha convocato per il 24 febbraio alle ore 10,30 la commissione alla presenza di Gial Plast e Colombo ma anche del Commissario Bellantona.
In questi difficili mesi i licenziati hanno affrontato tante difficoltà ma alla fine hanno dimostrato all’opinione pubblica quanto sbagliati fossero i licenziamenti effettuati prima da Gial Plast ed oggi da Colombo.
La Prefettura di Lecce ha dichiarato in un verbale congiunto con il Cobas che i licenziamenti sono stati realizzati in piena autonomia da Gial Plast.
Tutte le sentenze in Tribunale sono risultate vittoriose per i lavoratori dove si afferma, da parte dei giudici, che non sono stati messi in atto odierni comportamenti mafiosi e che nulla contano i precedenti penali di 20-30 anni espiati completamente.
Per questi motivi riteniamo illegittimi i licenziamenti effettuati da Gial Plast nelle Provincie di Lecce, Brindisi e Foggia e dalla Colombo nel Comune di Gallipoli e per questi motivi chiediamo l’immediato reintegro lavorativo anche alla luce delle sentenze di primo e secondo grado vinte dai lavoratori.
Il Cobas continuerà la lotta contro queste ingiustizie fino a che l’ultimo lavoratore rientrerà a lavoro.
Lecce, 20 Febbraio 2020
Cobas Lavoro Privato
Roberto Aprile e Giuseppe Mancarella