Tre giorni di proteste Cobas contro i licenziamenti illegittimi di Gial Plast
Il Sindacato Cobas continua a chiedere con decisione alla Gial Plast, titolare della raccolta di rifiuti nelle città di Fasano, Cisternino, Sannicandro Garganico, 10 comuni del Leccese con Gallipoli capofila ARO, il ritiro del licenziamento effettuato nei confronti di 30 lavoratori in seguito ad una misura di interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Lecce nella Primavera scorsa.
Saranno 3 le iniziative di protesta che il Cobas intraprenderà nei prossimi giorni.
Le proteste si svolgeranno il 20 dicembre davanti il comune di Fasano, davanti il Comune di Gallipoli il 23 dicembre, alla sede di Gial Plast a Taviano il 24 dicembre.
Nella città di Fasano la protesta si svolgerà venerdì 20 Dicembre di fronte al Municipio con i lavoratori licenziati e colleghi attualmente in forza.
La manifestazione si svolgerà in 2 momenti:
– alle ore 9,00 i lavoratori licenziati insieme al Sindacato Cobas saliranno sul Comune di Fasano dove cercheranno di parlare con il Sindaco, Francesco Zaccaria.
Il Cobas aveva scritto al Sindaco chiedendo un incontro dove insieme esprimere alla Gial Plast un invito a recedere dai licenziamenti e a sanare una ferita che ha avuto delle profonde ripercussioni nella opinione pubblica.
Non avendo ricevuto nessuna risposta andremo a sollecitarlo.
– alle ore 10,30 intervento di Roberto Aprile del Cobas in Piazza Municipio per esporre le motivazioni del Sindacato a sostegno dei lavoratori licenziati a cui parteciperanno i colleghi attualmente a lavoro.
Avevamo sperato in un veloce ritorno a lavoro dei licenziati quando avevamo sottoscritto un verbale di una riunione del Cobas e dalla Prefettura di Lecce a Settembre scorso dove la stessa affermava esplicitamente che i licenziamenti di 30 lavoratori sono stati una decisione autonoma di Gial Plast.
I lavoratori facevano parte di una lista di dipendenti riportati nella interdittiva antimafia, comunicati alla Prefettura quasi sicuramente dalla stessa azienda, che avevano avuto venti anni fa ed oltre delle disavventure giudiziarie su cui ormai era calato l’oblio del tempo.
La Prefettura di Lecce non ha chiesto assolutamente nessun tipo di provvedimento per i lavoratori.
I ricchi avvocati della Gial Plast continuano a dire bugie su questa questione con comunicati stampa a dir poco farlocchi.
Nelle aule dei tribunali i lavoratori di Gial Plast stanno vincendo le cause contro l’azienda una dopo l’altra, ma questi non si arrendono.
Abbiamo chiesto alla azienda un gesto di pacificazione sociale attraverso il rientro a lavoro considerando il tutto un brutto sogno, ma ancora non abbiamo una risposta.
Andremo a prendercela il 24 Dicembre alla sede di Gial Plast a Taviano.
Il Sindacato Cobas fermerà la lotta solo quando tutti i lavoratori licenziati rientreranno a lavoro, solo allora avremo pace.
Brindisi, 19 Dicembre 2019
Confederazione Cobas Puglia
Cobas Lavoro Privato
Roberto Aprile