un altro reintegro a Ugento per i lavoratori licenziati illegittimamente da Gial Plast.
Altra vittoria con reintegro immediato di un lavoratore del Comune di Ugento Civilla Rino, finalmente un’altra soddisfazione nel giro di pochi giorni.
Per Civilla Rino si mette la parola fine per l’assurda storia di essere stato prima sospeso e poi illegittimamente licenziato da Gial Plast, infatti è stato reintegrato dal Giudice del Lavoro la Dottoressa Luisa Santo e da domani deve tornare a lavoro.
Il Giudice Luisa Santo ha accolto in pieno il ricorso presentato a difesa del lavoratore Civilla Rino dall’avvocato Giovanni D’Amico, ha annullato il licenziamento irrogato da Gial Plast ordinando il reintegro sul posto di lavoro ad Ecotecnica subertrata nel Comune di Ugento costringendo il datore di lavoro “all’assunzione alle medesime condizioni già allo stesso riconosciute alle dipendenze di Gial plast e sussistenti alla revoca dell’appalto”. Inoltre condanna la società Ecotecnica al pagamento delle spese di giudizio.
Il Sindacato Cobas ha sempre ribadito il concetto che i lavoratori reinseriti da oltre 20 anni nel mondo del lavoro e che avevano pagato il loro debito con la giustizia non potevano essere licenziati.
La Gial Plast ha agito in assoluta autonomia e i licenziamenti erano stati decisi da loro, tesi sostenuta anche dalla Prefettura di Lecce nel verbale della riunione del 22 ottobre 2019 fatta con il sindacato Cobas.
Attualmente abbiamo registrato n.13 reintegre:
1) n.3 reintegre a Gallipoli Caiffa Sebastiano, Carroccia Luigi e Carroccia Giuseppe per Gial Plast;
2) n.2 reintegra a Ugento di Preite Antonio e Civilla Rino per Ecotecnica subentrante a Gial Plast;
3) n.2 reintegre a Parabita di Coronese Antonio e Toma Luigi per AXA subentrante a Gial Plast;
4) n.2 reintegre a San Nicandro Garganico (Foggia) di Buca Vincenzo e Biscotti Massimiliano per Gial Plast.
5) n.1 reintegra a Ostuni (Brindisi) di Lacorte Antonio per Gial Plast;
6) n.1 reintegra a Fasano (Brindisi) Lagalante Nicola per Gial Plast;
7) n.1 reintegra a Cisternino (Brindisi) Paparella Biagio per Gial Plast.
Ancora una volta sindacato Cobas pone una domanda al Commissario Giudiziario, il Dottore Massimo Bellantone, perché in regime di autotutela non revoca tutti i licenziamenti effettuati nella primavera scorsa da Gial Plast ?
Ormai l’orientamento giurisprudenziale è chiaro, tutti i Giudici di primo e di secondo grado stanno dando ragione ai lavoratori licenziati, perché non chiudiamo questa storia senza aspettare le altre pronunce dei Giudici per il resto dei lavoratori?
Il dipendente Civilla Rino di Ugento reintegrato, lavorava dal 1986 presso il servizio di nettezza urbana con le varie ditte aggiudicatrici dell’appalto e tramite le cc.dd. clausole sociali ha svolto continuamente la propria attività lavorativa.
Grande soddisfazione per il Cobas che non ha mai mollato un istante a stare al fianco dei lavoratori raccogliendo un risultato a dir poco importante.
La preoccupazione adesso rimane per tutti gli altri lavoratori ancora a casa e senza stipendio.
Oltre ai 30 licenziamenti Gial Plast siamo di fronte ad ulteriori 5 licenziamenti fatti dalla società Colombo operante nel Comune di Gallipoli e per i quali non abbiamo notizie.
La scrivente O.S. Cobas di Lecce ha chiesto in data 30 dicembre 2019 un incontro urgente con la società Colombo per comprendere le decisioni poste in essere a seguito della revoca da parte del Tribunale della misura interdittiva antimafia e chiedendo il reintegro immediato dei n.5 lavoratori del Comune di Gallipoli illegittimamente licenziati e senza ammortizzatori sociali.
Brindisi e Lecce, 21 Febbraio 2020
Per il Cobas Roberto Aprile e Giuseppe Mancarella