Una altra storia di follia quotidiana al Perrino
Il Sindaco Cobas ha comunicato questa mattina, 28 Aprile 2020, al direttore generale della ASL di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, e all’amministratore unico di Sanitàservice di Brindisi, Flavio Roseto, l’avvio dello stato di agitazione di tutto il personale della Asl e di Sanitàservice per la incredibile gestione del Covid-19.
Stiamo contattando avvocati per verificare se ci sono le condizioni per denunciare alla Procura della Repubblica il Presidente della Regione, Michele Emiliano, e responsabili della sanità pubblica.
Vogliamo verificare se ci sono state inosservanze delle leggi sulla sicurezza ed azioni rivolte ad evitare gli avvenuti contagi che hanno messo a rischio la vita del personale e degli ammalati.
Investiremo anche il Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, per le sue responsabilità che lo portano ad essere primo responsabile a tutela della salute dei cittadini.
Il Sindaco Rossi non può rimanere secondo noi inattivo di fronte ad un disastro annunciato come è quello dell’ospedale Perrino per una a dir poco pessima gestione del Covid-19.
Il Sindacato Cobas sta pensando fortemente a ricorrere ad iniziative di protesta simbolica che mettano in risalto la follia quotidiana che attraversa l’Ospedale Perrino ogni giorno.
Questa mattina una nostra iscritta di Sanitàservice adibita all’ascensore del trasporto dei malati covid, potenziali covid, asintomatici, chiede i DPI del caso.
Questi DPI opportuni li aveva ricevuto per qualche tempo dal Pronto Soccorso, reparto da cui dipende la ausiliaria.
Ricordiamo che i DPI per accordo con Sanitàservice vengono distribuiti dal personale Asl del reparto dove si sta operando.
Un dottore del pronto soccorso la rimprovera aspramente dicendo che lei non deve avere quelle protezioni e deve indossare invece un camice ed una mascherina a dir poco ridicola.
Addirittura viene rimproverata da un referente di Sanitàservice che può essere passibile di contestazione disciplinare per le sue proteste.
Abbiamo chiesto quindi lumi dell’accaduto all’amministratore di Sanitàservice, che ci riconferma che quelle al momento sono le disposizioni.
Proprio la mancata considerazione che tutti gli ingressi devono essere considerati potenziali covid, con sintomi o meno, insieme allo scarrozzamento da un posto all’altro ha permesso maggiormente al personale sanitario di contagiarsi.
Addirittura a questa ausiliaria si tolgono gli ultimi Dpi a sua difesa.
La nostra iscritta si è salvata più volte in questi giorni proprio per le protezioni indossate.
Ha trasportato in ascensore tante volte ammalati covid, altre che hanno sviluppato dopo il virus, che hanno contagiato mezzo ospedale.
Il Cobas promette battaglia fino all’ultima goccia di sangue perché non si può continuare a permettere a nessuno di contagiare impunemente personale Asl e Sanitàservice.
Brindisi 28 Aprile 2020
Per il Cobas Roberto Aprile