Unesco, le novità del 2014: 5 patrimoni naturali e 21 patrimoni culturali
L'insieme dei siti naturalistici e culturali dell'Unesco si arricchisce di numerosi nuovi siti che nel 2014 diventano ufficialmentePatrimonio dell'Umanità. Tra di essi troviamo numerose meraviglie provenienti da tutto il mondo. Anche quest'anno l'Unesco ha rivolto la propria attenzione all'Italia, premiando il Piemonte per i suoi vigneti tra i patrimoni culturali che rappresentano un'eredità da non dimenticare per la nostra penisola e per tutto il mondo.
I 5 nuovi Patrimoni Naturali Unesco
1) Great Himalayan National Park. Il Great Himalayan National Park si trova nella parte occidentale della catena dell'Himalaya, nello Stato indiano settentrionale dell'Himachal Pradesh. E' caratterizzato da alte vette e da antiche foreste. Il parco ha una superficie di oltre 90 mila ettari, che include le cime delle montagne con ghiacciai perenni, che rappresentano le sorgenti di numerosi fiumi e bacini di approvvigionamento idrico, vitali per la popolazione della valle. Il Parco Nazionale protegge le foreste monsoniche e i pascoli. Comprende 25 differenti tipologie di foreste e un ricco insieme di specie animali, molte delle quali sono minacciate. Secondo l'Unesco si tratta di un sito di importanza fondamentale per la difesa della biodiversità.
2) Mount Hamiguitan Range Wildlife Sanctuary – Filippine. Sulla catena dei monti Hamiguitan, nelle Filippine, si trova un vero e proprio santuario dedicato alla fauna locale e alla flora selvatica. Il Mount Hamiguitan Range Wildlife Sanctuary costituisce un habitat da proteggere per numerose specie animali e vegetali. Comprende ecosistemi acquatici e terrestri disposti ad altitudini differenti e includespecie in via d'estinzione o minacciate, sia per quanto riguarda la flora che per la fauna, otto delle quali si trovano solamente sul monte Hamiguitan. Le specie a rischio includono il cacatua e l'aquila delle Filippine.
3) Okavango Delta – Botswana. Il delta dell'Okavango, in Botswana, nell'Africa del Sud, è il secondo delta interno più grande del mondo, dopo il delta del Niger. Si tratta di uno degli ecosistemi più insoliti del pianeta. Il fiume Okavango scorre per più di 1000 metri prima di sfociare in una pianura alluvionale complessa e mutevole, formata da canali, lagune e isole. Gli animali e le piante hanno sincronizzato i propri cicli biologici con la vita del fiume stesso, in particolare con i suoi momenti di piena. Si tratta di un esempio perfetto di interazione tra clima, processi idrologeologici e biologici. Il delta dell'Okavango ospita alcune delle specie in via d'estinzione più a rischio, come il rinoceronte bianco, il rinoceronte nero, il ghepardo, il leone e il cane selvatico africano.
4) Stevins Klint – Danimarca. Stevins Klint è un sito geologico che si trova in Danimarca. Comprende 15 chilometri di falesie costiere ricche di fossili. Offre la prova eccezionale dell'impatto del meteorite Chiculub, che si è schiantato sul pianeta alla fine del Cretaceo, circa 65 milioni di anni fa. I ricercatori pensano che ciò abbia causato la più notevole estinzione di massa mai avvenuta. L'impatto avrebbe portato alla scomparsa di oltre il 50% della vita sulla Terra. Il luogo esatto dell'impatto ora sarebbe sul fondo del mare al largo della costa della penisola dello Yucatan, in Messico. Nel sito è possibile ammirare la successione completa della fauna e della microflora che rappresentano il recupero della vita dopo l'estinzione di massa.
5) Trang An Landscape Complex – Vietnam. Si tratta di un sito “misto” che per l'Unesco rientra sia nel patrimonio naturale che in quello culturale. Il Trang An Landscape Complex si trova in Vietnam ed è situato sulla costa meridionale del delta del Red River. E' formato da vallate circondate da rocce a picco sull'acqua. L'esplorazione di alcune delle antiche grotte che punteggiano il paesaggio hanno rivelato tracce archeologiche di attività umana che risalgono a quasi 30 mila anni fa. Sono la testimonianza dell'occupazione di queste montagne da parte di popolazioni di cacciatori-raccoglitori che si sono adattati ai cambiamenti climatici. Il sito racchiude Hoa Lu, l'antica capitale del Vitnam, nel decimo ed undicesimo secolo, insieme a templi, pagode, villaggi e siti sacri.
I 21 nuovi Patrimoni Culturali Unesco
1) Langhe, Roero, Monferrato. I vigneti del Piemonte sono entrati a fare parte ufficialmente dei siti Unesco Patrimonio dell'Umanità, con particolare riferimento a Langhe, Roero e Monferrato. L'Unesco definisce i vigneti piemontesi dei paesaggi straordinari. L'area prescelta comprende il Castello di Cavour, come nome emblematico sia per lo sviluppo dei vigneti stessi che per la storia italiana. Ci troviamo nella parte meridionale del Piemonte, tra il fiume Po e l'Appennino Ligure. Si tratta di un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale.
2) Bolgar Historical and Archaeological Complex – Russia
3) Bursa and Cumalıkızık: the Birth of the Ottoman Empire– Turchia
4) Carolingian Westwork and Civitas Corvey– Germania
5) Caves of Maresha and Bet-Guvrin in the Judean Lowlands – Israele
6) Decorated cave of Pont d’Arc, known as Grotte Chauvet-Pont d’Arc, Ardèche – Francia
7) Erbil Citadel– Iraq
8) Historic Jeddah, the Gate to Makkah– Arabia Saudita
9) Monumental Earthworks of Poverty Point– Stati Uniti
10) Namhansanseong– Repubblica di Corea
11) Palestine: Land of Olives and Vines– Palestina
12) Pergamon and its Multi-Layered Cultural Landscape– Turchia
13) Precolumbian chiefdom settlements with stone spheres of the Diquís – Costa Rica
14) Pyu Ancient Cities – Myammar
15)Qhapaq Ñan, Andean Road System – Argentina
16) Rani-ki-Vav (the Queen’s Stepwell) at Patan, Gujarat– India
17) Shahr-I Sokhta– Iran
18) Silk Roads: the Routes Network of Chang'an-Tianshan Corridor– Cina
19) The Grand Canal– Cina
20) Tomioka Silk Mill and Related Sites– Giappone
21) Van Nellefabriek – Paesi Bassi
di Marta Albè per greenMe.it